La scelta di Cody Rhodes di lasciare la All Elite Wrestling per tornare in WWE ha sorpreso tutti. Nessuno pensava che ‘The American Nightmare’ avrebbe preso la decisione di allontanarsi dalla federazione di Tony Khan, di cui era stato uno dei membri fondatori.
Dopo ben sei anni di assenza dalla WWE, Cody è apparso a Wrestlemania 38 e ha dimostrato di essere uno dei migliori performer in circolazione. Rhodes si è tolto lo sfizio di battere più volte un fuoriclasse del calibro di Seth Rollins e ha espresso il desiderio di diventare campione del mondo.
Un infortunio ai muscoli pettorali non gli ha impedito di salire sul ring a Hell in a Cell, lasciando senza parole sia i fan che gli addetti ai lavori. Il 37enne di Marietta sta ancora recuperando da quell’infortunio e non si sa quando potrà tornare a lottare.
Durante la sua carriera, l’ex stella della AEW ha detenuto due volte l’Intercontinental Championship, tre volte il WWE Tag Team Championship e tre volte il World Tag Team Championship. All’interno del suo podcast, Jim Cornette è tornato brevemente sul passaggio di Cody dalla AEW alla WWE.
Cody Rhodes è ancora ai box
“Cody Rhodes aveva intuito con diversi mesi di anticipo come sarebbero andate le cose in All Elite Wrestling” – ha esordito Cornette. “Faceva sempre più fatica a coesistere con le altre stelle del roster e ha capito che avrebbe avuto un futuro più luminoso in WWE” – ha aggiunto.
Jim ha parlato anche della nuova WWE senza Vince Mcmahon: “Ci sono stati diversi ritorni che hanno mandato il pubblico in visibilio, ma non è sufficiente. Ancora non abbiamo visto un cambiamento radicale rispetto al passato.
Tutti fanno le stesse cose di prima. Ho notato che gli angle sono stati amplificati ed esagerati, non ancora ai livelli della AEW, ma ci siamo vicini. Triple H deve stare attento a non trasformare un programma di wrestling in un game show.
Secondo me, The Game dovrebbe iniziare a fare qualcosa di significativo con una superstar e andare avanti per gradi”.