Come ha reagito il backstage WWE al debutto di Claudio Castagnoli in AEW?
by RACHELE GAGLIARDI | LETTURE 809
Claudio Castagnoli, conosciuto come Cesaro, ha debuttato in All Elite Wrestling durante il pay-per-view AEW x Njpw Forbidden Door, andando a sostituire in un match il suo amico e collega Bryan Danielson che si è sfortunatamente infortunato.
Molte star del mondo del wrestling hanno reagito positivamente a questo debutto, come si è potuto vedere anche sui social, ma un nuovo report ha sottolineato anche che qualcuno all’interno della WWE è rimasto scioccato dal fatto che il wrestler svizzero abbia deciso di firmare con la AEW piuttosto che rinnovare con la WWE dato che sembrava che la compagnia dei McMahon gli avesse fatto un'offerta importante.
Scrivendo nella sua Wrestling Observer Newsletter, Dave Meltzer ha fatto notare che un sacco di talenti in WWE sono rimasti scioccati in base all'offerta che aveva ricevuto dalla compagnia. La sensazione generale nel backstage della WWE è quella che la All Elite Wrestling sia arrivata o in pari con l’offerta della WWE o che addirittura l’abbia superata. Inoltre sembra che ci fosse anche la sensazione e convinzione che la compagnia di Tony Khan non avrebbe più fatto questa cosa con le offerte dei contratti.
Da quanto tempo era interessata la AEW?
Durante la conferenza stampa post-show di Forbidden Door, il presidente Tony Khan ha detto di aver contattato Claudio prima di sapere con certezza che Danielson si sarebbe perso l’evento.
"Gli ho chiesto di venire prima di sapere con certezza che Bryan fosse fuori, anche se avevo una mezza idea che Punk sarebbe finito fuori. Sapevo che ci sarebbero stati molti cambiamenti. Avevamo già molti infortunati, non avevo idea che ne avremmo avuti di più in vista dello show. Era il giorno dopo il Forum, quindi 2 giugno, Ho chiamato e lui era interessato, c'era sicuramente interesse reciproco.”
Cesaro in WWE ha avuto una carriera fatta di alti e bassi in singolo e nella divisione tag team, ma purtroppo la compagnia non è riuscita a sfruttarlo come si meritava, anche perché veniva spesso criticato per le sue abilità al microfono.