Ultimamente la WWE si è quasi rifiutata di assegnare i cognomi di famiglia ad alcuni wrestler che ora fanno parte del roster, specialmente quelli arrivati al Performance Center nel periodo di Nxt 2.0, quindi quelli più freschi che si stanno costruendo la propria identità.
Il bello della cosa è che se lo avesse fatto sarebbe stata criticata e accusata di portare nella compagnia dei wrestler raccomandati che sono lì solo per il cognome, com’è accaduto mille volte con Charlotte Flair. Però viene comunque criticata anche se non lo fa perché allora la dirigenza non è abbastanza furba da sfruttare tali cognomi e toglie prestigio e una possibilità ai wrestler di avere successo in futuro.
Qualcuno ha qualcosa da dire
L’ex Superstar WWE Santino Marella, che si da il caso sia il padre della wrestler di NXT Arianna Grace, ha parlato dei nomi sul Monday Mailbag con Mike Chioda, e ha spiegato perché non è d'accordo con il non usare i cognomi di famiglia.
"Vorrei che qualcuno potesse spiegare la logica che c'è dietro. Va bene, se mia figlia fosse Arianna Marella, non vedo alcun problema. Hanno iniziato con Curtis Axel, il figlio di Mr. Perfect, ma tutti sapevano chi fosse. Penso che ci sia un po' di equità nell'essere la seconda generazione, ma è fantastico anche per lei perché quando sei un lottatore di seconda o terza generazione, è davvero importante per loro sapere che hanno guadagnato questo e non ottengono solo un lasciapassare a causa di chi sono i loro genitori.
Mi ricordo di essere stato con Cody [Rhodes] in OVW e la cosa peggiore che si possa mai dire a Cody, la cosa più dolorosa che si possa mai dirgli è: ‘Tu non meriti questo, sei qui solo a causa di tuo padre.’ Ho visto qualcuno dirglielo una volta e mi sono sentita così male per lui. Penso che sia per questo che va sempre oltre, perché senza ombra di dubbio, sa di averlo fatto per i suoi meriti."