Come sappiamo tutti Bianca Belair non è esattamente nata nel mondo del professionale wrestling, infatti la wrestler durante la sua adolescenza ha fatto tantissimi sport come l’atletica leggera e il sollevamento pesi, ma ora che è in WWE si sente parte di questo mondo e ha il desiderio, per se stessa e tutti i suoi colleghi, di ricevere un po’ di rispetto.
Professionisti a 360 gradi
Parlando con Sports Illustrated, la EST ha detto che capisce le critiche perché non proviene dal mondo della WWE, ma ora che c’è dentro, vuole quel rispetto: ”Cerco di non offendermi perché non vengo dal mondo della WWE. Sai, non sono cresciuta guardando il wrestling. Non ho mai aspirato ad essere una superstar della WWE. Volevo essere un’atleta olimpica, volevo essere una ginnasta olimpica, sono stata un’atleta per tutta la vita. Quindi capisco come possa sembrare da fuori.
Ma ora che sono dentro alla WWE, e io sono una superstar WWE, tutto quello che devo dire non è… voglio dire, atleti, abbiate un po’ di rispetto per noi. È stato davvero bello quando ho avuto il main event a Wrestlemania 37. Sono stata la prima donna nera in grado di partecipare al main event di WrestleMania e abbiamo vinto un ESPY per quel match, e siamo [lei e Sasha Banks ndr.] state riconosciute nel mondo dello sport dato che stiamo cambiando la storia.
E voglio farne parte. Voglio essere parte del cambiamento perché non siamo solo superstar della WWE. Non siamo solo lottatori. Siamo atleti, siamo attori, siamo intrattenitori, siamo icone, siamo rappresentanti, siamo attivisti. Facciamo tutto. Tipo che siamo là fuori a fare mosse ad alto rischio. Sono sul ring, faccio 450 salti mortali dalla corda in alto, ma sollevo anche portando ragazze sopra la mia testa in match di 30 minuti. Sto facendo promo di cinque minuti e otto minuti in cui non abbiamo i gobbi, li memorizziamo per cinque o otto minuti, e facciamo queste mosse di abilità ibride, e lo facciamo in diretta TV. Quindi siamo esperti in quello che facciamo."