Pur non essendo un fuoriclasse, Sami Zayn è una delle superstar più apprezzate all’interno del roster WWE. Durante la sua carriera, il wrestler canadese si è aggiudicato tre volte il titolo Intercontinentale e una volta l’NXT Championship.
Il 37enne di Laval è conosciuto anche per i suoi trascorsi nel circuito indipendente, dove si esibiva mascherato con il ring name di ‘El Generico’. Nella puntata di Smackdown del 4 marzo, Zayn ha perso il titolo Intercontinentale contro Ricochet, anche per via dell’interferenza di Johnny Knoxville.
Nel successivo episodio di SmackDown, Sami ha tentato in ogni modo di riconquistare la cintura, ma è stato nuovamente costretto a soccombere. Il 3 aprile, nella seconda notte di Wrestlemania 38, Zayn è stato sconfitto da Knoxville in un ‘Anything Goes match’.
Ospite nell’ultima edizione del podcast ‘After the Bell’, il ‘Master Strategist’ ha riflettuto sulla sua carriera in WWE e su come sia cambiata la sua posizione in azienda.
Sami Zayn ha trovato il perfetto equilibrio
“Ora mi sento molto più a mio agio in WWE rispetto a cinque anni fa” – ha ammesso Zayn.
“In passato ero davvero stressatissimo, mi sentivo sempre sotto pressione ed ero costantemente in lotta per guadagnare qualche centimetro nella scala gerarchica. Non mi godevo il tempo sul ring, cosa che ho imparato a fare negli ultimi anni” – ha proseguito.
‘The Great Liberator’ non si accontenta: “Ovviamente, mi piacerebbe salire un po’ più in alto e avere più tempo a disposizione negli show televisivi. Faccio del mio meglio ogni settimana e credo che il mio lavoro venga apprezzato dal WWE Universe.
Vince Mcmahon mi ha messo in una posizione che mi consente di apprezzare fino in fondo quello che sto facendo. Sento molti ragazzi che si lamentano perché hanno poco spazio. Bisogna capire che la WWE è piena di talenti, quindi non puoi esigere di stare sempre sulla cresta dell’onda.
Devi avere l’intelligenza di capire quand’è il momento di fare un passo indietro. Io penso di aver trovato il perfetto equilibrio, mi sento in pace con me stesso”.