Jeff Hardy: "Non era il momento giusto per diventare un Hall Of Famer"
by ANDREA SCOZZAFAVA | LETTURE 1392
Nell'ultimo podcast di Matt Hardy, suo fratello Jeff Hardy ha parlato del suo arrivo in AEW e del suo rifiuto alla Hall Of Fame WWE.
Jeff Hardy: "In WWE non mi sentivo valorizzato"
Sul licenziamento con la WWE: "Certe cose accadono per una ragione e per un motivo. Quello che è successo in quel Live Event è stata la miglior scelta che potessi fare. Credo che qualcuno più in alto di me mi abbia guidato nel fare ciò che ho fatto. Negli ultimi mesi della mia carriera in WWE ho avuto qualche alto e diversi bassi. L’ultimo alto l’ho avuto alle Survivor Series. Io e Seth Rollins abbiamo avuto un bel momento in quel ppv, i fan ci supportavano tanto, mi sono sentito uno dei babyface migliori della federazione. Altre volte però mi sentivo un fantasma, come se non valessi niente. Ho sempre fatto quello che mi chiedevano e ho sempre fatto il professionista. Non ho mai chiesto niente. La sera di quel Live Event mi resi conto che avevo finito le batterie e me ne andai tra la folla. Pensarono avessi assunto qualche sostanza, ma non era così. Se l’avessi fatto non avrei nemmeno iniziato quel match. Quell’episodio è stata la miglior cosa che mi potesse capitare".
Sul suo rifiuto a diventare un Hall Of Famer WWE: “Sono molto emotivo riguardo a ciò, perché so cosa ho dato durante la carriera. So di essere stata una persona influente per diversi giovani. Mi sembrava così sbagliato quella cosa. So che sembra pazzesco, immagino, quando ti viene offerta la Hall of Fame non puoi dire di no. È come 'Oh, certo. Sì ovvio che bello entrare nella Hall of Fame'. Niente è più importante per me, come la Hall of Fame, qualunque essa sia, ma non era il momento giusto ancora. Ecco perché è stato come un no secco e deciso, soprattutto perchè io e Matt dovremmo entrare alla cerimonia come Hardy Boyz quando sarà il momento giusto. Ora sono in AEW e mi sento importante. In WWE avevo la sensazione che mi tenessero solo per vendere magliette e per la mia fama. Non avrei mai pensato che sarei stato licenziato per esser andato via tra la folla, ma non mi pento comunque di nulla".