Bill Apter: "Austin Theory potrebbe essere un mezzo per far tornare Shane McMahon"
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 1461
Durante la sua carriera in WWE, ricca di pause e interruzioni, Shane McMahon ha detenuto una volta il WWF European Championship, il WWF Hardcore Championship e lo SmackDown Tag Team Championship (con The Miz). Si è inoltre aggiudicato la World Cup a Crown Jewel.
Shane ha disputato il suo ultimo match contro Braun Strowman a WrestleMania 37. Stando ad alcune ricostruzioni, il figlio di Vince Mcmahon potrebbe aver deciso di lasciare definitivamente la compagnia per dedicarsi ad altre attività.
La federazione di Stamford ha dovuto fare i conti con gli effetti della pandemia nell’ultimo anno e mezzo, dovendo lasciar andare parecchie superstar e addetti ai lavori dietro le quinte. Intervenuto nell’ultima edizione di ‘Legion of Raw’ su Sportskeeda, l’esperto di wrestling Bill Apter ha avanzato l’ipotesi di un ritorno di Shane McMahon per porre fine al sodalizio tra suo padre e Austin Theory.
Bill Apter su Shane McMahon
“Il push di Austin Theory nelle ultime settimane non è per niente casuale. Credo che il loro obiettivo sia arrivare da qualche parte attraverso tutti questi segmenti con Vince McMahon.
Non escludo che – ad un certo punto – Shane McMahon faccia il suo ritorno in WWE e si infuri con Austin Theory per via del legame con suo padre. Da quel momento, nascerebbe una faida tra i due e la gente sarebbe entusiasta del ritorno di Shane” – ha analizzato Apter.
Bill si è espresso anche sul rilascio di Jeff Hardy: “Non abbiamo tutti gli elementi necessari per poterci sbilanciare troppo. La mia opinione è che Jeff stesse andando in una direzione diversa rispetto a quella tracciata dalla WWE.
Penso che il suo obiettivo sia riunirsi con suo fratello Matt in AEW, per poi lanciare la sfida agli Young Bucks. Hardy si sentiva a disagio in quell’ambiante e la WWE si sentiva a disagio con lui. Considerate queste premesse, la scelta migliore era quella di separarsi una volta per tutte.
Probabilmente, Vince McMahon e i dirigenti temevano che un Jeff Hardy così demotivato potesse danneggiare l’immagine dell’azienda. Per queste ragioni, si sono convinti a lasciarlo andare”.