Vince Russo: "Non sappiamo quasi nulla delle odierne superstar WWE"
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 945
La WWE ha dovuto fare i conti con le durissime conseguenze della pandemia globale, che ha messo in ginocchio anche l’industria dell’intrattenimento sportivo. Le arene chiuse e la successiva crisi hanno obbligato la compagnia ad adottare una serie di misure drastiche per rimanere in vita.
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, sono stati rilasciati parecchi talenti e un gran numero di addetti ai lavori dietro le quinte. Hanno dovuto fare i bagagli persino nomi illustri del calibro di Braun Strowman, Aleister Black, Mickie James, Andrade, John Morrison e Bray Wyatt.
Alcuni di loro si sono trasferiti in All Elite Wrestling, dove hanno iniziato una nuova carriera potendo beneficiare di una maggiore libertà creativa. L’azienda di Tony Khan è inoltre riuscita nell’impresa di ingaggiare due autentici mostri sacri di questo business come CM Punk e Bryan Danielson.
Nonostante ciò, sia la WWE che la AEW stanno faticando molto sotto il profilo degli ascolti televisivi. In una recente conversazione ai microfoni di Sportskeeda, l’ex writer della WWE e della WCW Vince Russo ha dichiarato che la federazione di Stamford dovrebbe aiutare i fan a conoscere meglio le odierne superstar.
Il consiglio di Vince Russo
“I fan della WWE non conoscono bene le superstar che militano nel roster. Mi viene in mente Alexa Bliss come primo esempio: cosa sappiamo di lei? Le uniche cose che so su Alexa Bliss le ho ricavate dal web e dai social media.
Ho scoperto che esce con Ryan Cabrera e tanto altro ancora. Ognuna di queste superstar ha una storia da raccontare, ma la WWE non si impegna abbastanza per far conoscere alla gente i propri talenti” – ha spiegato Russo.
Non poteva mancare un commento sul rilascio di Jeff Hardy: “Non vorrei sembrare cinico, ma mi auguro che la sua carriera sia finita. Ha un sacco di soldi, una bellissima famiglia ed è arrivato il momento che si prenda cura di se stesso.
Questi ragazzi adorano lottare ed esibirsi davanti alla folla, ma bisogna avere l’intelligenza di capire quand’è il momento giusto per smettere”.