WWE, Big Show attacca: "Perché continuate a prendere telecronisti non di wrestling?"



by MARCO ENZO VENTURINI

WWE, Big Show attacca: "Perché continuate a prendere telecronisti non di wrestling?"
WWE, Big Show attacca: "Perché continuate a prendere telecronisti non di wrestling?"

Paul Wight, per decenni noto come il Big Show della WWE, si è intrattenuto a lungo con 'Busted Open Radio' per parlare della sua avventura in AEW e del suo entusiasmo nel lavorare per Tony Khan. Successivamente, però, si è soffermato su un tema introdotto dal co-presentatore Dave LaGreca, che ha fatto riferimento alla scelta della WWE di assumere due commentatori non provenienti dal mondo del wrestling (Adnan Virk prima e Jimmy Smith poi) per essere il capo telecronista di Monday Night Raw.

"Se non hai mai fatto wrestling prima, non avrai un'idea preconcetta di cosa è giusto e cosa è sbagliato - ha dichiarato l'ex Big Show -. In più la persona che conduce l'intero show manda in onda quello che vuole sia presentato al pubblico. Maledizione, è lui quello che paga il conto per tutti. Potete dire quello che vi pare, ma questa è una di quelle piccole cose che con Tony sono gestite in maniera diversa".

Perché per Paul Wight l'ambiente AEW è più sano che in WWE

Il Tony in questione è ovviamente il Khan proprietario della AEW. Su cui Paul Wight ha aggiunto: "Tony concede al talento letteralmente la possibilità di prorompere ed espandersi. Concede ad ognuno di noi la possibilità di tirare fuori il nostro massimo e trovare il nostro successo. Al contempo, però, non ci viene fatta pressione se commettiamo errori".

Situazioni che secondo l'espertissimo atleta, che tante vicende ha vissuto in WWE, non succede a Stamford: "Tutti commettiamo errori, è così che impariamo. Ma essere in grado di commettere un errore, riconoscere l'errore e superare quell'errore e andare avanti è un passo molto critico nella carriera di un performer. Soprattutto se è ancora giovane, credo. Perché a volte succede di aggrapparsi a qualcosa molto più a lungo di quanto sarebbe opportuno. E in AEW esiste la libertà di poter ammettere di aver fatto un errore, senza che questo sia un dramma. Non è che verrò cacciato via o frustato per aver commesso un errore. È un ambiente molto più creativo".