Daniel Bryan, parole choc sulla WWE: "Non posso lottare o non me lo permettono?"
by MARCO ENZO VENTURINI
Daniel Bryan e The Miz, quando si scontrano a Talking Smack, non sono mai banali. Non lo sono stati sin dalla scorsa estate, quando l'allora campione intercontinentale alzò la voce dando di fatto il là al suo poderoso push di questi mesi, e non lo sono stati nemmeno in numerose occasioni in seguito.
Inclusa quella verificatasi dopo l'ultima puntata di SmackDown, andata in onda da Indianapolis.
Qui nel consueto salotto blu The Miz ha ancora una volta rimarcato al suo General Manager che la sua rabbia deriva dalla consapevolezza di non poter più lottare. Ebbene, la risposta di Daniel Bryan ha lasciato interdetti molti fan e certamente farà discutere: "Non posso più lottare o non mi permettono più di farlo? Aspettiamo un anno e mezzo, poi vedremo cosa succederà".
Non è un mistero: Daniel Bryan è stato fermato dai medici della WWE, che non lo hanno ritenuto più abile per combattere su un ring di wrestling.
Troppo pericoloso per la sua incolumità, dopo i troppi traumi cranici accumulati nel corso della sua carriera. Ma questo parere medico è stato smentito da altri dottori, consultati separatamente dallo 'Yes Man': secondo questi ultimi l'ex WWE World Heavyweight Champion potrebbe eccome salire su un ring.
Ma ovviamente dovrebbe farlo lontano dalla WWE.
La frase pronunciata da Bryan nei confronti di The Miz fa riferimento al suo contratto con Stamford, che andrà a scadere nel 2018. E in questo modo, nemmeno troppo implicitamente, il GM di SmackDown ha aperto alla possibilità di lasciare la WWE per tornare a combattere altrove (desiderio che non ha mai nascosto di coltivare ancora).
Il tutto va comunque preso con le pinze, tenuto conto dell'ottimo lavoro che si sta facendo nel roster di SmackDown a livello di scrittura (ricordiamo anche il caso di Dolph Ziggler, che proprio in occasione della faida con The Miz sembrava davvero a un passo dall'addio).
Il fatto di mettere insieme storyline e brandelli di vita reale potrebbe infatti far parte di un piano più grande, destinato semplicemente a confondere i fan che si autodefiniscono "smart", convinti di leggere tra le righe cosa succede nelle vite reali dei loro eroi del ring.
Ma che in questo caso (come in quello del triangolo di insulti tra Dean Ambrose, Renee Young e l'immancabile The Miz) potrebbero anche essere semplicemente vittime di un astuto "troll" da parte della WWE.