Kurt Angle è tornato in WWE e sarà alla Hall of Fame, la notte precedente a WrestleMania, come primo indotto nell'arca della gloria per quanto riguarda la classe del 2017. Ma dopo un decennio di incomprensioni e rapporti praticamente inesistenti, com'è andata l'operazione che gli ha permesso di tornare a Stamford? A rispondere è stato lui stesso, in un'intervista concessa a 'Sports Illustrated'
Primo capitolo il rapporto con Triple H.
Tempo fa Angle aveva ammesso che il suo ritorno in WWE non era stato possibile, in passato, proprio a causa di incomprensioni mai superate con The Game. Ora però tutto sembra essersi risolto per il meglio e a confermarlo è stato lo stesso campione olimpico di Atlanta 1996: "Quella con Triple H è stata una bellissima conversazione.
Ha riguardato la Hall of Fame e nient'altro, mi ha fatto capire che la WWE intende dimostrare di aver apprezzato la mia carriera. E questo attestato per me è molto importante, dato che in WWE ho combattuto solamente per sei anni e mezzo.
Ma l'impatto che ho avuto con la compagnia è stato tale da indurli a ritenermi degno della Hall of Fame. Riguardo Vince McMahon, invece, ancora devo parlarci".
Dettaglio non indifferente, dato che proprio Vince ultimamente era indeciso sul ritorno o meno di Kurt, che negli anni scorsi ha avuto problemi di dipendenza dall'alcool e dal Vicodin.
Ma proprio l'intervento di Triple H sembra essere stato decisivo. E ora resta da capire chi avrà il compito di introdurlo nella Hall of Fame. E anche in questo caso le idee del Gold Medalist sono chiare e per certi versi sorprendenti.
"Quando arrivai in WWE riuscii a battere The Rock per il titolo mondiale.
Poi fui coinvolto in una storyline con Steve Austin. Per un breve periodo feci dei segmenti con Triple H e Stephanie, ma appena possibile sono tornato di filato da Stone Cold. Con lui abbiamo dato vita a siparietti davvero divertenti e a rivalità spettacolari e da ricordare, perciò se devo fare il nome di qualcuno che mi accompagni al momento dell'introduzione nella Hall of Fame, allora vorrei lui.
Nella mia carriera da lottatore di wrestling è stato uno di quelli che hanno avuto l'impatto maggiore e sicuramente uno dei più generosi. Mi ha preso sotto la sua ala e mi ha permesso di risplendere ed esprimere al meglio il mio talento, anche in un momento in cui avrebbe potuto opporsi.
E parliamo di uno che ha portato il wrestling a un livello al quale non era mai arrivato nel corso della storia", ha concluso Angle.
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