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Ma Daniel Bryan torna a lottare o no? Ultimamente si sta parlando con una discreta frequenza di un ritorno in azione dello Yes Man, che come noto è stato fermato dai medici della WWE (mentre altri gli avrebbero anche dato l'autorizzazione a lottare) e addirittura Kurt Angle l'ha indicato come suo avversario da sogno in caso di ritorno a Stamford.
Diverse prospettive molto stuzzicanti, stroncate però sul nascere dallo stesso General Manager di SmackDown, che si è aperto in un'intervista concessa durante il Ringside Fest 2016 e nella quale non si è nascosto: "Credo proprio che la WWE non mi permetterà di disputare un altro match.
Detto questo, è già bellissimo essere General Manager e il motivo è che posso continuare a frequentare questi ragazzi. Tutta la mia vita da adulto l'ho passata con loro, dopo un ritiro è molto difficile allontanarsi da questo mondo.
Sei nel giro da tempo immemore e senti come un vuoto dentro, fai fatica a restare lontano da persone che frequenti da così tanto tempo. Perciò sono contento anche così".
Bryan ha però qualche match in testa, anche se sono diversi da quelli sognati da Kurt Angle: "Non è facile, ci sono tanti atleti che mi piacerebbe affrontare.
AJ Styles, Nakamura e quelli che sono nel giro da tanto tempo, ma anche alcuni ragazzi che sono arrivati in WWE dopo il mio ritiro, come Sami Zayn o Kevin Owens, che pure conosco da una vita. Sarebbe bello anche affrontare di nuovo qualcuno che conosco già, come ad esempio Cesaro".
Si parla di una sua induzione nella WWE Hall of Fame e l'ex campione del mondo dei pesi massimi WWE fa due nomi tra coloro da cui vorrebbe essere introdotto: "Il primo che mi viene in mente è William Regal.
Mi ha aiutato da quando avevo 19 anni, lo ha fatto più di chiunque altro, è il mio mentore. Ma se non fosse stato per Kane oggi non sarei qui. Lui è il mio vicino e quella fase da partner in tag team mi ha reso caro ai fan.
Se William non potesse sceglierei certamente lui".
Infine il cambio di look da General Manager: "Da quando ho questo ruolo, stranamente, mi sono via via allontanato dalle camicie di flanella. L'idea è stata di Brie, che mi ha fatto presente che da GM avrei dovuto adottare un look più professionale.
Così ho scelto di utilizzare delle camicie blu, come quella che indosso anche in questo momento. Si tratta del colore di SmackDown, che tra l'altro si sposa benissimo al colore dei miei occhi".
Più professionalità e meno flanella dunque.
Chissà, forse un messaggio implicito al suo collega di Raw, Mick Foley, che di camicie di flanella fa collezione da vent'anni. E con le Survivor Series sempre più vicine una punzecchiatura in più non fa certo male...