Cody Rhodes è ormai a tutti gli effetti uno degli uomini di punta della World Wrestling Entertainment. A confermarlo non sono solo i modi del suo ritorno e neanche il main event dell'ultima edizione di WrestleMania, ma l'approccio dell'atleta con il pubblico, il modo in cui la compagnia sceglie di esporlo e metterlo in contatto con esso, tanti piccoli particolari ben curati che ti portano direttamente verso un solo e unico pensiero, Cody è di per certo uno dei principali volti della WWE.
Il tema è sicuramente stato toccato più volte non solo da lui, ma oggi la tematica della notizia è decisamente diversa (neanche tanto in effetti). In un intervista con i media, “The American Nightmare” ha citato quelli che per lui sono stati finora i momenti più importanti all'interno della propria carriera.
Nella lunga lista da menzionare figurano molti scenari e possibilità, pensate per esempio alla conquista dei titoli di coppia WWE con il fratello Goldust o al suo regno da campione Intercontinentale, oppure al debutto per IMPACT Wrestling a Bound For Glory 2016 o all'essersi unito con il Bullet Club nel gennaio del 2017, la vittoria del titolo mondiale ROH nell'estate dello stesso anno, il “Bullet Club is fine”, la nascita della All Elite Wrestling e davvero tanto altro.
Le preferenze di Cody
Lui però ne menziona due in particolare, due momenti che per Cody Rhodes sono e saranno indimenticabili e cioè, il suo primo main event di WrestleMania lottato nell'edizione 39 contro “The Tribal Chief” Roman Reigns nel match valido per l'Undisputed WWE Universal Championship e il lancio nella vendita dei biglietti per la prima edizione di ALL IN, un passo che diede vita ai primi concreti pensieri sulla nascita della All Elite Wrestling.
Leggiamo ora le parole di Cody. “Per me WrestleMania 39 è stato il momento preferito della mia intera carriera, ma se devo tornare indietro con i pensieri e trovarne un secondo, allora posso tranquillamente citare il momento del lancio della vendita dei biglietti per la prima edizione di ALL IN.
Fummo capaci di unire più federazioni, andare contro ogni tipo di regola e ritrovarci letteralmente all in”. Non fa una pecca se si considera l'importanza che rappresentò ALL IN in quel frangente con ROH, NJPW, IMPACT Wrestling, AAA e NWA ad essere principali protagoniste di uno show da record, il primo capace di raggiungere le diecimila unità/fan presenti, un dato mai toccato da nessuno prima di allora al di fuori di WWE e WCW nel Nord America.
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