The Undertaker e il possibile futuro nel wrestling di sua figlia Kaia
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 11457
Non ci sono dubbi che The Undertaker sia stato il più grande simbolo della WWE nell’era moderna. Il futuro Hall of Famer ha avuto una carriera leggendaria durata circa 30 anni, che è giunta al termine lo scorso anno alle Survivor Series.
Il ‘Deadman’ ha ricevuto un bellissimo omaggio da parte di amici e colleghi, ribadendo di non avere intenzione di tornare sul ring in futuro. A meno di clamorosi e improbabili colpi di scena, il suo ultimo incontro resterà dunque lo spettacolare ‘Boneyard match’ contro AJ Styles a Wrestlemania 36.
Apparso recentemente su ‘ET Online’ per promuovere il suo nuovo film che uscirà su Netflix, ‘Escape The Undertaker’, il Becchino ha risposto alla domanda su un possibile futuro nel wrestling di sua figlia Kaia (che ha appena 9 anni).
The Undertaker ribadisce che non tornerà sul ring
“È difficile rispondere ad un quesito del genere. Posso dire soltanto che – se la sua vocazione sarà quella di entrare nel mondo del wrestling – io e sua madre faremo tutto il possibile per allenarla e per assecondare il suo desiderio.
Non resta che attendere qualche anno e vedere cosa succederà. C’è ancora molta strada da fare prima di arrivare a quel punto” – ha dichiarato Taker. Il suo film è stato presentato in anteprima il 5 ottobre e vede come protagonisti anche i membri del New Day.
Questi ultimi anni saranno chiamati a sopravvivere nella spettrale dimora del ‘Phenom’, piena di elementi soprannaturali. Durante l’intervista, il Deadman ha precisato che non tornerà sul ring: “I miei giorni da wrestler si sono ormai conclusi.
Anche se è lì che ho trascorso la maggior parte della mia vita, adesso è iniziato un nuovo capitolo. Più della metà della mia vita è ruotata intorno al wrestling e all’intrattenimento sportivo, quindi mi mancano alcune cose di quel business.
Al tempo stesso, il mio corpo non era più in grado di esibirsi ai livelli a cui il mio cuore e la mia mente ambivano. Non intendevo sminuire l’aura del mio personaggio, così come non volevo che la gente pagasse il biglietto per poi rimanere delusa”.