La powerbomb è una delle finisher più comuni e popolari nel mondo del wrestling professionistico. Grazie alla sua efficacia sono tanti i lottatori della WWE ad usare questa mossa, seppur magari in modo diverso. Parliamo di star del calibro di Undertaker, Vader, Batista, Kane, Gunther, Scott Hall, Wardlow, Batista, Jushin Liger, Claudio Castagnoli, Toshiaki Kawada, Sheamus, Ultimo Dragon, Mike Awesome, Sid Vicious, Keith Lee ma non solo. Nonostante ciò, però, pare ci sia un wrestler la cui powerbomb è considerata come una delle migliori di tutti i tempi. Si tratta di quella dell'Hall of Famer WWE Kevin Nash.
Molti fan credono che il Jackknife di Kevin Nash sia una delle migliori powerbomb di sempre per come viene sfoderata. Invece di sollevare completamente il proprio avversario e poi farlo cadere pesantemente a terra mentre ci si siede, Nash sollevava e lanciava giù i suoi avversari rimanendo in piedi. Per questo motivo, la sua powerbomb sembrava ancora più potente. Tuttavia, non è sempre stata la sua mossa preferita e lo stesso atleta nativo del Michigan ha raccontato come inizialmente la finisher era destinata a un'altra persona.
Kevin Nash: "Vince voleva fosse mia la powerbomb"
In un episodio del suo podcast 'Kliq This, Kevin Nash ha spiegato che la sua powerbomb era originariamente destinata ad Adam Bomb: “Mi è stata data la powerbomb come finisher anche se a quel tempo doveva essere la mossa risolutiva di Adam Bomb. Alla fine però Vince decise che doveva essere mia". Inoltre, stando a quanto riferito da Nash, Vince ha pensato che era più adatta ad Adam Bomb più che alla leggenda della WWE. Per via del suo personaggio, quello di Nash, era necessaria una mossa finale più potente, da qui la scelta di virare sulla powerbomb.
Kevin Nash ne ha passate anche molte ultimamente, come la scomparsa del figlio Tristen. Tutto ciò era successo dopo che lo stesso Nash aveva perso da poco l'amico di vecchia data Scott Hall, ex wrestler e membro con lui del The Kliq, che tra l’altro avrebbe compiuto gli anni proprio il giorno della morte di Tristen, un ragazzo che aveva solo 26 anni.