Kurt Angle e il Plane Ride From Hell: "Il mio match contro Vince McMahon in aereo"
by MARCO ENZO VENTURINI | LETTURE 1942
La vicenda del Plane Ride From Hell è abbastanza nota tra i fan di wrestling di tutto il mondo e ha ritrovato una nuova popolarità in Italia grazie a un celebre e documentatissimo video di Maxisawesome92. In quella circostanza il roster della WWE tornò in America in aereo dopo una trasferta europea, avendo a disposizione un open bar in cui rifornirsi a piacimento di alcoolici di ogni tipo. E scatenando una marea di momenti imbarazzanti e anche molto pericolosi. A tornare a parlarne è qualcuno che prese parte a quel volo: Kurt Angle. E proprio l'Eroe Olimpico ha raccontato della percentuale di guai che combinò nientemeno che Vince McMahon in persona.
Nell'ultimo episodio di The Kurt Angle Show, la WWE Hall of Famer del 2017 ha parlato del famigerato "volo infernale" del 2002. Molte storie sono state raccontate su quel viaggio in aereo, incluso il lunghissimo incontro di wrestling disputato nei corridoi del velivolo tra lo stesso Angle e nientemeno che il presidente e proprietario della WWE Vince McMahon. E il buon Kurt ha parlato di ciò che è realmente accaduto su quel volo, affermando che Vince commise un'autentica pazzia per aver voluto lottare con lui.
Le cinque ore più difficili di Kurt Angle con Vince McMahon
"È stata la notte più lunga della mia vita", ha detto Angle. “Vince ha bevuto qualche bicchiere di vino, si sentiva vivace e ha pensato: 'Ehi, perché no? Se ho intenzione di lottare con qualcuno, perché non il migliore di tutti? Tanto vale lottare con una medaglia d'oro olimpica, proverò a farlo'. Dovete capire che Vince è il tipo di persona che direbbe a Mike Tyson 'Ehi, mettimi al tappeto. Colpiscimi in faccia, voglio sentire com'è'. Vuole sentire com'è sfidare i migliori del mondo sul loro stesso campo. Io lo capisco perfettamente, ma Vince è pazzo".
La vicenda, quindi, è proseguita mettendo profondamente a disagio lo stesso Angle: "Mi stava saltando addosso o voleva che qualcuno venisse da me per dirmi che dovevo andare sul retro dell'aereo per ricevere una comunicazione. Io mi alzavo, e lui mi saltava addosso da dietro. Lo abbiamo fatto per cinque ore. Combatto qualche minuto, lo tengo fermo, gli dico 'Stai bene?'. Lui diceva 'Sì, siamo bravi'. Io torno indietro, mi sdraio al mio posto e lui mi salta di nuovo addosso. Oppure mi fa chiamare da qualcuno e di nuovo mi salta addosso. È durato 5 ore ed è diventato molto irritante".