Show Stopper - WWE Royal Rumble 2009: The Viper’s Legacy



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Show Stopper - WWE Royal Rumble 2009: The Viper’s Legacy

Manca sempre meno all’appuntamento con la Royal Rumble 2021, primo evento che inaugurerà la Road To WrestleMania 37 e che proporrà la rissa reale. Domenica notte vi sarà come uno dei potenziali favoriti Randy Orton che, nonostante gli attacchi soprannaturali di Alexa Bliss, punterà ad andare allo Showcase Of Immortals e a vincere per la terza volta in carriera la battaglia a 30 uomini (come Stone Cold Steve Austin).

Il 25 gennaio 2009, all’interno della Joe Louis Arena di Detroit, si svolse la ventiduesima edizione della Royal Rumble, evento non proprio spettacolare dove l’unico fatto degno di nota fu il tradimento di Matt Hardy nei confronti del fratello Jeff, favorendo la vittoria del titolo WWE di Edge.

La rissa reale presentò diversi favoriti, tra cui Triple H, Big Show, Undertaker e Randy Orton, quest’ultimo accompagnato e supportato dalla Legacy. La fazione del Legend Killer poté contare sulle prestazioni di Ted DiBiase Junior e Cody Rhodes (futuro inventore della AEW), giovani atleti in rampa di lancio e figli di leggende.

Tuttavia, nelle settimane precedenti all’evento, venne fatto intendere che anche loro due poterono tradire il loro leader per raggiungere il sogno di combattere nel main event di Wrestlemania 25.

Royal Rumble Match: L’unione fa la forza

I primi due ad inaugurare la rissa reale furono Rey Mysterio e John Morrison, mentre il primo trascinatore della contesa (anche se durò pochissimo) fu Vladimir Kozlov, autore di tre eliminazioni in pochi secondi prima di essere eliminato da Triple H.

Al numero 8 arrivò Randy Orton e poco dopo anche Ted DiBiase fece il suo ingresso nel ring, mentre Cody Rhodes dovette aspettare fino al numero 15. Il pubblico di Detroit ebbe modo di assistere al ritorno in azione di Goldust e di Rob Van Dam, anche se non ebbero un elevato minutaggio; l’eliminazione più sorprendente e più controversa avvenne alla fine, quando Big Show (fatto fuori dalla Legacy) intervenne all’esterno del quadrato ed eliminò l’Undertaker.

Nel ring rimasero Triple H e il trio capitanato dal Legend Killer che, nonostante la grande opportunità, decisero di restare fedeli alla Vipera; The Game riuscì nell’impresa di resistere e di mandare fuori dai giochi sia Ted DiBiase, sia Cody Rodhes, ma Orton ne approfittò e scaraventò il King Of Kings oltre la terza corda, vincendo così la Rumble.

La vittoria di Orton non evitò le critiche di una rissa reale appena sufficiente ma poco entusiasmante, nonostante il ritorno a sorpresa di RVD; molti critici la ritennero scontata dato che il successo della Vipera fu ampiamente pronosticato nelle settimane precedenti all’evento, e povera di emozioni.

Dopo i fatti della Royal Rumble, il Legend Killer aspettò diverse settimane per decidere il campione da sfidare, mentre in una puntata di RAW attaccò sia Vince McMahon, sia Stephanie con la RKO, evitando il licenziamento ma causando le ire del nuovo campione WWE Triple H.

A quel punto Randy sfidò apertamente The Game e, nonostante una costruzione spettacolare (iconica la rissa nella casa di Orton), il loro incontro di WrestleMania 25 (vinto da Hunter) fu una completa delusione, causato principalmente sia dall’andamento lento della battaglia, sia dalle mancate interferenze da parte della famiglia McMahon e della Legacy.

Otto anni dopo, la Vipera bissò il successo nella rissa reale e volò nuovamente allo Showcase Of Immortals dove, a differenza del 2009, conquistò il titolo WWE, sconfiggendo Bray Wyatt all'interno in una contesa altamente dimenticabile.

Royal Rumble Randy Orton