Interviste (im)possibili - Paul Heyman: "SmackDown puo' superare Raw. E vi dico come"



by MARCO ENZO VENTURINI

Interviste (im)possibili - Paul Heyman: "SmackDown puo' superare Raw. E vi dico come"
Interviste (im)possibili - Paul Heyman: "SmackDown puo' superare Raw. E vi dico come"

La WWE è in fibrillazione per il grande annuncio di questa settimana: a luglio Raw e SmackDown avranno di nuovo due roster distinti. Il Draft che assegnerà i lottatori all'uno o all'altro brand avrà luogo a Monday Night Raw l'11 luglio, e ci sarà anche Brock Lesnar.

Impossibile non pensare ai primi anni duemila e al mitico Draft del 2004, con Eric Bischoff al timone di Raw e Paul Heyman a capo di SmackDown. Così ci siamo chiesti: cosa starà pensando lo Scienziato Pazzo del wrestling in queste ore di grande eccitazione generale? Benvenuti al terzo episodio delle nostre Interviste (im)possibili: ospite (del tutto fittizio) l'ex GM di SmackDown, ex promoter e attualmente manager, avvocato e rappresentante legale di Brock Lesnar Paul Heyman.

Mister Heyman ci accoglie nel suo studio legale di New York, in camicia e gilet dato il grande caldo che in questi giorni sta colpendo anche la Grande Mela. Mister Heyman, SmackDown si separa da Raw. Una prima opinione a caldo?
"Ragazzi, voi non vi rendete conto della potenzialità di questa cosa.

Non solo aumenteranno i match, le cinture in palio, le faide che saranno più intense e concentrate. Ma SmackDown sarà anche trasmessa in diretta. Diventerà finalmente un roster adulto, come provai a renderla io.

E' come se la WWE avesse di nuovo comprato la WCW, praticamente raddoppierà le sue possibilità". Qualcuno potrebbe ritenere questa la grande sconfitta di Triple H, uno dei grandi promotori del roster unico. Con il senno di poi, crede che sia stata una scelta sbagliata?
"Non ci sono senni di poi in situazioni del genere.

Nel 2011 il parco lottatori era quello del 2011. A chi è debole di memoria ricordo che all'epoca c'erano stati World Heavyweight Champions come Great Khali, Jack Swagger, gli anziani Kane e Mark Henry, un Dolph Ziggler acerbo.

In quel momento avere due titoli massimi era inutile. Oggi non è più così". Lei quindi è tra coloro che credono che ci saranno di nuovo due titoli massimi?
"Andiamo ragazzi. Mi pare ovvio. Altrimenti tutta l'operazione sarebbe inutile.

Servono storie interessanti, lottatori da lanciare, campioni da osannare o contestare. E oggi per la situazione che c'è in WWE sarebbe impossibile". Mi pare che lei faccia riferimento a Roman Reigns. Il fatto che si voglia ad ogni costo lanciarlo come il top face della federazione e un campione quasi impossibile da battere è tra i motivi che ha indotto la WWE a dividere i roster?
"Queste sono parole che non usciranno mai dalla mia bocca.

Mi limito a dire che con due campioni del mondo la possibilità di dare vita a un grande show aumenta esponenzialmente". Parliamo di Brock Lesnar. Nel 2002 proprio la sua scelta di lottare solo a SmackDown rese necessaria l'introduzione del World Heavyweight Title.

Il suo ritorno del 2011 fu tra le concause del roster unico. Quale ruolo si ricaverà il suo assistito in questa interessantissima fase?
"Siete folli se pensate che io ve lo dica ora, quasi due mesi prima dell'evento dell'anno.

Brock Lesnar ci sarà. E potete scommettere che ancora una volta tutto ruoterà attorno a Brock Lesnar". Sia lei che Lesnar siete stati tra i baluardi della migliore epoca della storia dello show blu. Anche nel 2016 la vostra scelta andrà in quella direzione?
"Ripeto, nel caso in cui siate troppo stupidi per capire le mie parole: non dirò nulla sui piani miei e di Brock Lesnar.

Su una cosa però vi do ragione: se Brock Lesnar scegliesse SmackDown, questo show diventerebbe infinitamente più importante di Monday Night Raw. E il mondo del pro-wrestling come lo conosciamo sarebbe una volta ancora cambiato da Brock Lesnar".

Pensavamo al Draft del 2004, lei da una parte ed Eric Bischoff dall'altra. Quello di luglio sarà un evento di tale portata secondo lei?
"Shane e Stephanie sono stati due fuoriclasse nel creare hype intorno alle loro vicende personali e familiari.

Il 2004 rappresenta un'epoca ormai sorpassata, anche se molto gradevole da ricordare. Furono giorni epici, oggi ci sono tutte le condizioni per raggiungere un livello di epicità simile o superiore". Non so se lei voglia parlare di alcuni suoi ex assistiti.

Cesaro è tornato in azione e a Money in the Bank avrà l'occasione di conquistare la valigetta. Ryback dopo una lunga serie di problemi potrebbe addirittura lasciare la WWE. Cosa può dire sui due ragazzi?
"Cesaro merita i risultati che ha ottenuto e che otterrà.

Mi sento anzi di aggiungere che non c'è risultato che non meriti di ottenere. Mi dispiace solo che il breve periodo della nostra collaborazione sia andato com'è andato, ma qualcuno in alto voleva che le cose si sviluppassero in un certo modo.

Riguardo all'altro tizio, ragazzi, mi viene da ridere. Impossibile che non abbiate capito che la mia alleanza con lui fu strumentale solo ad attaccare Phil (CM Punk, che non chiama con il ring name da lottatore, ndr). Serviva per rendere il regno di Phil ancora più grande.

Ma non mi pare proprio che quel tizio possa essere considerato un Heyman Guy. Poteva diventarlo, ma gli è mancato il passo finale. E se ora si sta scavando una tomba con le sue stesse mani non può prendersela certo con nessun altro.

E con questo ho già detto fin troppo. Sparite dal mio ufficio ora, che ho importanti questioni da definire". Ringraziamo un Paul Heyman come al solito preciso, pungente e fin troppo esaustivo ed eseguiamo.

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