Ciao a tutti e benvenuti in una nuova rubrica del vostro SimoneSian! Da un po’ di tempo ho iniziato a seguire il wrestling italiano ed in molti casi mi ha appassionato più delle più note federazioni americane. Ho presenziato ad alcuni show ed ho conosciuto, virtualmente o dal vivo, svariati lottatori. Per questo voglio fare un tentativo, buttarmi in un mondo per me nuovo come quello delle interviste e presentarvi alcuni di loro. Le dinamiche social rappresentano il mio pane quotidiano, perciò buona parte delle domande si appoggerà certamente proprio ai social. Lo scopo è infatti rendere il tutto più simile ad una chiacchierata che ad un interrogatorio. Siamo dunque arrivati qua: benvenuti al SiAn's Social Pit! Partiamo quindi dalla prima ospite, una lottatrice che ho avuto il piacere di conoscere e con cui mi sento ormai abbastanza spesso: la “Ring mama” Kia.
Intanto, benvenuta! Contenta di essere la mia prima cavia?
La vera domanda è… chi altri se non io per iniziare?
Partiamo da una domanda semplice: chi è Kia?
Kia nasce nel 2008. Era una giovane studente che venne aggredita da Queen Maya durante uno Show Academy ICW e, determinata, decise di prepararsi per batterla. Oggi è l’insegnante del ring, tornata per dare una lezione stile “old school” a tutta la divisione femminile italiana… ed anche ai maschietti coraggiosi che si faranno avanti. Il nome è il mio nomignolo fin da quando ero una ragazzina. E’ breve, semplice e non ha una lingua definita. Quando sono tornata a lottare ho scelto di tenerlo per dare continuità al personaggio.
E chi è invece Chiara? Dove la gimmick rispecchia la realtà e dove invece siete completamente diverse?
Chiara è una donna che vive di corsa tra lavoro, famiglia, casa e sport. Sono una mamma e una compagna diversa dal “normale”, per me è fondamentale che ci sia un equilibrio tra i momenti in cui mi dedico agli affetti e i momenti per me stessa. Chiara e KIA sono entrambe determinate, carismatiche e amano stare in mezzo alla gente, solo che Chiara è una persona che rispetta le regole…Kia non sempre!
Da dove nasce la tua passione per il wrestling?
Ho visto per caso SmackDown in tv e me ne sono innamorata. Anni dopo grazie ad una ragazza conosciuta alla presentazione del libro “Five Knuckle Shuffle” di Stefano Benzi (allora presentatore di WWE News su Sportitalia) sono finita al polo ICW di Verona… amore al primo bump! In realtà non avrei mai pensato di fare wrestling, anche perché non ero per nulla una sportiva, invece il destino mi hanno portato a realizzare l’impossibile.
Raccontaci una tua esperienza che ti è rimasta particolarmente impressa, a tema wrestling.
Ho la fortuna di avere avuto due carriere, la seconda è ancora in corso. Della prima (dal 2007 al 2010) ripenso con piacere al seminario con Nigel McGuinnes. Aveva incentrato la lezione sul chain e io ero rimasta spaiata nel gruppo… perciò feci coppia con lui! Ti lascio immaginare l’emozione misto ansia di fare dei drill di chain con un prowrestler del suo livello. In una presa sentii un rumore sordo e temevo di aver stretto troppo il suo polso da averglielo slogato, sono sbiancata e l’ho lasciato andare preoccupatissima. Lui mi sorrise e mi disse “Don’t worry girl, it’s normal… I’m a broken wrestler!”. Nel mentre si è scrocchiato polsi e mani come se fosse ad una seduta dal chiropratico.
Della mia carriera recente direi l’esperienza in Vila Catch a Barcellona con la squadra MWF. Siamo partiti io, Lara Wild, Andres Diamond e Matt Disaster. Ho partecipato ad un mixed tag team match in coppia con El Matador, contro Lara e Orlando Silva. C’erano alcune migliaia di persone. Nell’aria si respirava adrenalina pura. Il pubblico era incredibilmente partecipe, tifava e insultava in continuazione. A fine match il pubblico ha lanciato fuori, bicchieri e lattine sul ring… li ho capito la differenza tra Wrestling e Lucha Libre! E’ stato divertente, formativo ed emozionante. Spero davvero di tornare a vivere un’esperienza del genere.
Passiamo a fare ciò che mi riesce meglio: seguire costantemente i profili della gente su Instagram. La prima cosa che salta all’occhio dalle tue condivisioni è un’altra tua attività. Cos’è la Ginnastica Dinamica Militare? Cosa la differenzia da quella “classica”?
GDMI, acronimo di Ginnastica Dinamica Militare Italiana, è una disciplina che propone ginnastica a corpo libero. Ciò che la differenzia dalle altre è il fatto di allenarsi in situazioni non confortevoli, all’aperto, sotto la pioggia, a piedi nudi e senza musica. L’allenamento viene diretto dall’istruttore che con comando vocale ordina gli esercizi e le ripetizioni. Gli atleti si dispongono in griglia ed eseguono ognuno per sé, ma si crea comunque quell’empatia tra loro che li porta a spronarsi a vicenda. L’istruttore oltre a controllare che gli esercizi vengono eseguiti correttamente, deve motivare le persone a spingersi oltre i propri limiti mentali e a mettersi alla prova con il proprio corpo un allenamento dopo l’altro. Siamo presenti in quasi tutta Italia ormai, in particolare io sono l’istruttrice del corso di Vidigulfo (PV). Uno degli aspetti che amo di questa disciplina sono le storie delle persone che vengono ad allenarsi. Ognuno di loro ha una forte motivazione strettamente personale che li porta ad affrontare questo tipo di allenamenti ed è meraviglioso vedere i loro progressi nel tempo.
Altro ruolo che evidentemente occupa la maggior parte del tuo tempo (e delle tue foto sui social) è quello di mamma. Per chi non lo sapesse, anche tuo marito è un lottatore, Steven Strike. Te l’ho già detto in privato ma lo ripeto qua: per me e per molti siete la rappresentazione della “famigliola felice” nel wrestling italiano, ma com’è condividere la propria passione in famiglia?
Condividere una passione è un gioco di equilibri. Mi spiego meglio. Siamo entrambi ambiziosi e abbiamo chiaro come vogliamo vivere questa seconda primavera sul ring. Abbiamo opinioni simili su diversi aspetti e discordanti su altri. Per noi è importante che ognuno abbia il suo spazio per vivere questa passione a modo proprio. Ci si confronta spesso, ma quando siamo Kia e Steven Strike ognuno va per la sua strada. Può sembrare assurdo ma sul ring insieme non funzioniamo, quanto invece siamo un’ottima squadra nella vita quotidiana. Ovviamente la vita privata ha sempre la precedenza su tutto. Il wrestling rimane un nostro hobby da svolgere quando possibile, non ad ogni costo. Ettore sa che mamma e papà hanno un hobby strano e pian piano lo stiamo rendendo partecipe facendogli vedere foto e video. Dal vivo ancora non ci ha mai visto.
Vado un minimo più nel profondo: ora è piccolo, ma come reagiresti se tuo figlio volesse seguire la vostra strada? Glielo consiglieresti o speri per lui in un percorso diverso?
Come per i tatuaggi, non posso vietare a mio figlio qualcosa che ho fatto anch’io. La cosa migliore credo sia indirizzarlo nel modo giusto. Se vorrà intraprendere questa strada avrà due genitori che lo aiuteranno ad avere la miglior formazione e a comprendere il sacrificio che questa disciplina comporta. Dovrà impegnarsi per primo per ottenere i risultati che desidererà.
Usciamo dal lato tenero e parliamo di merchandise: quanto è bello il tuo logo? Da cosa deriva? (Sì, voglio solo tirarmela, ma la domanda è assolutamente consona alla situazione).
Il mio logo è frutto dei consigli di un tizio… un certo Simone… Simone Sian forse… che ha partecipato al mio contest diversi mesi fa. Ho raccolto le idee di tutti, ma i suoi spunti sono stati quelli che mi hanno dato maggiore ispirazione. Dopo il primo giro di stampa andato sold-out, sto già pensando di aggiungere qualche altro dettaglio per il secondo giro di stampe (anche perché me le stanno chiedendo anche all’estero). Grazie dei preziosi consigli!
Prego, figurati. È stato un onore. Durante le nostre conversazioni è uscito l’argomento e mi fa piacere riportarlo qua. Personalmente rivedo in te molto della cantante Pink in te, chi mi conosce sa che è uno dei complimenti più belli che possa farti e so che la cosa non ti dispiace, ma ci sono altri personaggi famosi a cui ti hanno paragonata? Sia caratterialmente che fisicamente.
Il complimento è tra i più belli che abbia mai ricevuto. Adoro Pink come cantante e la trovo una donna bellissima. La mia prima theme song era “Get the party started” e in Crossover la interpreto con molto piacere. In molti mi dicono che abbiamo la stessa grinta davanti al pubblico. Per il fatto che in molti mi chiamano Mami, Ricky Eagle per primo, e ho fatto una notevole metamorfosi fisica di recente, mi hanno paragonata a Rhea Ripley (io mi definisco la sua versione acquistata su Wish). Da debuttante Queen Maya sosteneva che assomigliavo di viso a Keira Knightley. Non chiedermi il perché ahahahahah!
Oltre ai Vip generici, mi pare giusto parlare anche del panorama del wrestling mondiale. Il paragone con Rhea Ripley è forse scontato, ci giochi anche tu sui social (ciao Ricky Eagle, non odiarmi). Però ti chiedo, a quale wrestler ti ispiri maggiormente?
L’attire è ispirato a Lacey Evans, mi piaceva molto quando faceva la lady. Sullo stile di lottato sto cercando di trovare una strada mia, sempre in evoluzione. Le mie ispirazioni sono Lita, Trish Stratus, Mickie James, Beth Phoenix, Wesna, Cheerleader Melissa, Sara del Rey e Daizee Haze. Cerco di attingere qualcosa da loro e renderlo mio. Apprezzo anche Rhea Ripley e Charlotte del panorama attuale eh… ed essere paragonata alla Mami è una botta di autostima pazzesca.
Concludo domandandoti quali sono i tuoi prossimi progetti. E, da buon SMM, dove possiamo seguirti?
Non so quanto lotterò ancora. Non mi sono data un termine, però so che non sarà ancora per chissà quanti anni. Diciamo che sto cercando di fare quante più esperienze diverse possibili, di imparare e di vivere questa passione nel modo più sereno. La MWF mi sta offrendo diverse opportunità e di questo sono grata. Sono contenta che il progetto della divisione femminile in Rising Sun abbia scatenato un effetto farfalla in diverse realtà. Le ragazze stanno ottenendo sempre più spazio, perciò direi che nonostante la promotion stia per fare l’ultimo show, non tutto il lavoro è andato perso, anzi. Sto preparando un ringraziamento speciale per l’occasione… No spoiler! Non sogno titoli, ma un ultimo match con Queen Maya, credo che ormai lo sappiano anche i muri! La nostra storia è lunga 6 incontri e dal 2010 siamo ferme in pareggio. Mi piacerebbe molto chiudere questa storyline e affrontare un’ultima volta la mia amica/nemica preferita. Dateci un ring please!
State sintonizzati sui miei profili IG la_kiarella.91 e chiara.erbisti. gdmi!
Prossimo appuntamento da non perdere: MWF Back to Business 30 settembre!
Ci tengo a ringraziare:
ICW per aver avviato la mia carriera e avermi permesso di tornare sul ring nel 2021
MWF per la formazione e le opportunità che mi sta offrendo ora
Rising Sun e la WIVA per la fiducia
Crossover per i pazzi weekend in cosplay. Queen Pink vi ama!