Diciamo la verità. Cosa abbiamo pensato un po' tutti un anno fa, precisamente il 19 luglio 2016, quando abbiamo seguito il Draft della WWE e abbiamo visto Becky Lynch finire a SmackDown? E dopo di lei Natalya e praticamente poco più del nulla, a livello di wrestling femminile?
Abbiamo pensato tutto il male possibile.
Innanzitutto a SmackDown non c'era una cintura femminile per cui lottare. E quindi era facile immaginarsi una serie di incontri senza senso né obiettivi tra la rossa irlandese e la canadese bionda dagli "shatush" rosa. Ancora peggio: si poteva immaginare quello che era la divisione femminile a SmackDown nella prima era della Brand Extension. Quella di Sable, Stacy Keibler, Torrie Wilson, Dawn Marie e Nidia. Una serie di vallette costrette a fare da sparring partner ai lottatori e occasionalmente inserite in segmenti comedy, sentimentali o peggio (ad esempio quando dovevano spogliarsi o rendersi protagoniste di episodi davvero umilianti).
Beh, un anno dopo è il caso di dire: queste ragazze hanno ribaltato il loro mondo. E un po' anche il nostro.
Lo avevano già fatto, ma il main event dell'ultima puntata di SmackDown, andata in scena da San Diego, ha completato il quadro.
Chi ama il bel wrestling e da sempre spera di vedere delle ragazze combattere bene in una federazione che si fida di loro è caldamente invitato a recuperarsi la riedizione del Money in the Bank Ladder Match tenuta nella città californiana. La prima non in pay-per-view nella storia, oltre che la seconda femminile.
Rispetto al quadro di un anno fa c'era Charlotte. Vero. Ma mancava Alexa Bliss, nel frattempo divenuta una stella di primissima grandezza. Sta di fatto che le cinque ragazze hanno fatto un lavoro magistrale, dimostrando una maggiore dimestichezza con l'incontro rispetto anche a quella avvertita nello stesso incontro disputato in ppv, e hanno regalato anche alcuni spot che rivedremo nei "Migliori momenti dei Money in the Bank Ladder Match" dei prossimi anni.
Becky Lynch che percorre come uno scoiattolo la scala chiusa, tenuta da due sue avversarie, Charlotte e Tamina. Charlotte che pone in obliquo una scala su un'altra posta al centro del ring e sale come una scheggia per impedire a Natalya di fare sua la preziosa valigetta. Tamina, autrice di alcune prove di forza davvero convincenti, forse le migliori che offre da anni. La certezza Natalya, inarrivabile a livello di tecnica ed esperienza (almeno fino all'arrivo in WWE di Charlotte e Becky). E infine Carmella, la vincitrice. Scaltra come poche e con una faccia che sta diventando sempre più odiosa ogni settimana che passa. Insomma, una heel perfetta.
Queste sono le donne che possono rendere grande la WWE. E che di fatto già lo stanno facendo. Un vero piacere è constatare che anche SmackDown si è allineata al buon lavoro fatto lo scorso autunno da Raw, forse andando con questo fantastico match con la scala addirittura a superare i cugini del roster rosso.