Dirty Deeds - Verita' scomode: date Raw a chi se lo merita



by MARCO ENZO VENTURINI

Dirty Deeds - Verita' scomode: date Raw a chi se lo merita
Dirty Deeds - Verita' scomode: date Raw a chi se lo merita

Benvenuti nella WWE della settimana post Payback, una settimana priva di campioni assoluti. Ma in cui alla federazione è stato dimostrato che i campioni non mancano. E non vedono l'ora di essere valorizzati.

Partiamo da Raw e da Sacramento, in California.

Qual è stato il momento che ha più scaldato il pubblico? Molto probabilmente quello in cui Seth Rollins, che si sta lentamente e faticosamente ricostruendo come main eventer, ha urlato al pubblico: "Voglio la Bestia".

Boato.

La realtà è che c'è una gran voglia di WWE Universal Title, dopo la cattiva scrittura che ha visto suo malgrado come protagonista Kevin Owens e soprattutto dopo che Brock Lesnar si è preso il titolo da Goldberg, se l'è portato a casa e da lì non l'ha tirato fuori per un mese.

Ormai pieno, visto che la cintura è stata vinta il 2 aprile e non si vede su uno schermo televisivo o in un'arena dal 3 aprile a Raw. Dove ovviamente non è stato difeso.

Ma torniamo a Seth Rollins, poi raggiunto dall'amico-nemico Finn Bàlor (che vinse per primo il titolo universale e lo fece proprio strappandolo all'Architetto), quindi da Dean Ambrose e poi da The Miz.

Ognuno di loro ha mostrato le proprie migliori cartucce, incluso Dean Ambrose che sembra finalmente aver ritrovato lo smalto perduto negli ultimi opachi mesi in quel di SmackDown.

La telefonata a Kurt Angle arriva una settimana dopo l'Ambrose Asylum che prese il posto di MizTv che prese il posto dell'Highlight Reel.

Qualche idea nuova anche a Stamford, quando ce n'è un bisogno insopprimibile, come una boccata d'ossigeno dopo una settimana passata chiusi in una stanza buia e con una finestra sbarrata. Ma soprattutto la prova che questi quattro ragazzi si possono caricare sulle spalle Raw e dargli quella spinta che da troppo tempo non arrivava.

Poi Seth Rollins, Finn Bàlor e The Miz sono stati inseriti nel main event, per determinare chi dei tre possa diventare il prossimo avversario proprio di Dean Ambrose.

Perché? Perché non ci sono alternative. Il titolo di Universal Champion non sembra più far parte di Raw!

E nel suddetto main event sono intervenuti altri due lottatori di primissima fascia come Samoa Joe e Bray Wyatt, giusto per rendere chiaro agli occhi di tutti quanta potenzialità abbia questo Raw.

Già, Bray Wyatt.

L'Eater of Worlds alla fine ha avuto la meglio su Randy Orton, che però è rimasto WWE Champion dato che il titolo non era in palio. Il risultato però è stato quello di distruggere la reputazione del campione e del suo titolo, che al momento sarà difficile ricostruire in fretta.

Nella puntata di SmackDown andata in onda da Fresno, sempre in California, il suo rivale del momento Jinder Mahal ha vinto, battendo un Sami Zayn che sempre più sembra somigliare alla carne da macello a disposizione di chiunque abbia bisogno di un push.

E Jinder ha vinto, tra l'altro con l'aiutino. Poi Kevin Owens è tornato campione degli Stati Uniti, distruggendo un Chris Jericho pronto a tornare alla sua vita da rockstar. Tutto intorno sembra però esserci un vuoto assordante, almeno in attesa che Shinsuke Nakamura faccia il suo esordio tra i lottatori attivi.

Certo, ci sono gli AJ Styles, i Baron Corbin, i Luke Harper, i Dolph Ziggler.

Ma basteranno a far tornare SmackDown ai fasti pre-Shake Up? Al momento è difficile dare una risposta, ma se l'esempio è quello dato in settimana da Raw viene da dire: date finalmente spazio a chi se lo merita.

Perché poi diventa automatico capire chi deve stare negli eventi principali degli show.

Con la speranza che almeno Randy Orton si faccia rivedere presto e non prenda esempio dal suo ex acerrimo rivale Brock Lesnar.

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