Dirty Deeds - Speciale CM Punk: Phil Brooks vittima di se stesso, ma anche dei tempi



by MARCO ENZO VENTURINI

Dirty Deeds - Speciale CM Punk: Phil Brooks vittima di se stesso, ma anche dei tempi
Dirty Deeds - Speciale CM Punk: Phil Brooks vittima di se stesso, ma anche dei tempi © YouTube All Elite Wrestling / Fair Use

Di ciò che è successo a Londra in occasione di AEW All In si sono sprecati fiumi d'inchiostro o, spostando la metafora sugli ormai ben più diffusi pc e soprattutto dispositivi mobile, si sono consumate tastiere su tastiere. In questa sede non ci soffermeremo ulteriormente sui "se", i "come", i "perché", né tantomeno sugli "e ora?". Già troppe persone più o meno autorizzate a farlo stanno dedicando fin troppo del proprio tempo a questa attività. Piuttosto concentriamoci su ciò che può essere scattato nella mente di CM Punk (o meglio, Phil Brooks), cosa presumibilmente pensava di ottenere e a che cosa è invece andato incontro. E no: non si sta parlando nello specifico del licenziamento.

CM Punk e la differenza tra avere carattere e un caratteraccio

In base alle ricostruzioni che vanno per la maggiore, infatti, il pesante screzio con Jack Perry non è nato a All In, bensì si trascinava già da un precedente episodio avvenuto in uno show settimanale della AEW. La storia, se ci è stata riportata in maniera corretta, è vecchia quanto il mondo. O meglio: è vecchia come il wrestling. L'epilogo è stato però certamente più drammatico (e forse melodrammatico) rispetto a situazioni potenzialmente simili che si erano verificate in passato. Il problema di CM Punk è stato non rendersene conto.

Ora: che il nostro presenti un caratterino sul conflittuale non è certamente una novità. Che sia un uomo, ancor prima che un atleta, che cova rancore ed è pronto a sprigionarlo senza curarsi delle conseguenze, altrettanto. Nè tantomeno può aver stupito qualcuno che CM Punk abbia difeso una sua profonda convinzione in maniera tanto brutale, fino a perdere l'appoggio di buona parte tra coloro che lo avevano difeso per tutto il corso di questo tormentatissimo anno. E veniamo a noi.

Who screwed Phil Brooks

CM Punk, più che vittima delle circostanze o addirittura della stessa AEW, è stato vittima soprattutto di sé stesso? Se CM Punk è ora senza lavoro la colpa è di Phil Brooks? Senza dubbio almeno in buona parte è così. Ma bisogna anche dire che, sempre dando per vera la storia circolata fin qui, l'atleta di Chicago (che nel nostro immaginario resta il ragazzaccio ribelle di sempre, ma ormai è un uomo che va per i 45 anni) ha pagato anche il fatto di non capire che il tempo è passato. E che gli spogliatoi di oggi non sono più quelli che frequentava in WWE nel 2014, nel 2012, nel 2008, né men che meno quelli della ROH del 2003 o della Steel Domain Wrestling del 1999.

Una riprova? Facciamo un esperimento: spostiamo indietro nel tempo AEW All In 2023. Facciamo finta che il fattaccio si sia verificato proprio nel 1999, anno in cui per la prima volta CM Punk mise piede all'interno di una "vera" federazione di wrestling (per quanto indipendente). Siamo a Buffalo, e sta per disputarsi WWF Fully Loaded. CM Punk è un veterano, e sta per disputare un delicato Strap Match contro The Rock: il vincitore affronterà il WWF Champion a SummerSlam. Jack Perry è un giovane emergente, già con la stoffa del campione. E infatti lotterà con Jeff Jarrett per il titolo intercontinentale.

La rissa di AEW All In spostata nel 1999

Il problema è che tra CM Punk e Jack Perry non corre buon sangue: quest'ultimo ha fatto un segmento ferendosi con del vetro vero in una recente puntata di Heat, e il più esperto collega gli ha detto che non era il caso. La WWF gliel'ha però permesso a Fully Loaded, il segmento durante il match con Jarrett è arrivato e il giovane lottatore ha anche urlato in diretta "Cry me a river!", rivolgendosi chiaramente al nostro Punk. Una provocazione bella e buona.

Cosa sarebbe successo nel 1999? Il match finisce, Jack Perry torna nel backstage e CM Punk gli tira un pugno. I due iniziano anche a spintonarsi, e la faccenda rischia di complicarsi quando le mani arrivano anche al collo. Interviene The Rock, che dovrà poi affrontare proprio Punk, e riporta la calma. I leader dello spogliatoio, Undertaker e Steve Austin, alzano un po' la voce. Ma in realtà, non visti, tra di loro si scambiano un occhiolino d'intesa. Arriva Vince McMahon, ma i lottatori più esperti gli riferiscono che tutto è risolto. Il Boss è scontento, ma alla fine se ne va facendosi una risata con Taker e Stone Cold.

Il giovane Jack Perry è un po' acciaccato, confuso, sicuramente si vergogna anche un po'. Ma da questo momento è ancora di più parte dello spogliatoio. CM Punk non ha aggredito Vince McMahon, arrabbiato resta arrabbiato, ma inizia già a concentrarsi sul suo prossimo grande match che si terrà a SummerSlam. Il suo contratto resta saldissimo e in futuro vincerà match e cinture in abbondanza.

Torto o ragione? Non importa, quel che conta è che i tempi sono cambiati

Tutto questo per dire cosa? Che era giusto prima e sbagliato ora? Che era sbagliato prima e giusto ora? Nessuna delle due. Semplicemente che il mondo è cambiato, il wrestling è cambiato, e lo sono anche le sue dinamiche interne. Questo, probabilmente, a CM Punk non era chiaro. E se ha sbagliato è probabilmente anche perché ha agito nei confronti di un giovane collega con criteri ormai superati (che magari lui stesso in gioventù ha subito chissà quante volte, sapendo come è fatto).

È la legge del contrappasso, Phil. Ti sei fatto amare da tutto il mondo in quel lontano 2011, con quella Pipebomb in cui accusavi il tuo capo di essere troppo vecchio per capire come funzionavano le cose. E ora, forse, ti sei fregato da solo non rendendoti conto di essere diventato tu troppo vecchio per capire il mondo del tuo giovane (ormai ex) capo.

Cm Punk

• Daniel Cormier boccia CM Punk: "Un solo uomo può battere Roman Reigns"
• Eric Bischoff: "Un match tra CM Punk e Steve Austin? Forse, però…"
• AEW, Bryan Danielson racconta la sua verità sul comitato che ha licenziato CM Punk
• CM Punk annunciato anche per SmackDown: cosa accadrà la settimana prossima?
• Roman Reigns vs CM Punk? Sì, ma non subito: i possibili piani
• CM Punk, a Raw niente frecciate alla AEW: dietro c'è un motivo ben chiaro