The Greater Good - Volume 24: Bullet Club 4 Life



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The Greater Good - Volume 24: Bullet Club 4 Life

Dieci anni dopo siamo ancora qui, incuriositi e volti a capire quale sarà il prossimo passo del Bullet Club. Se c'è una stable capace di stravolgere gli equilibri del sistema e dello sport business, quella è senz'altro la fazione citata.

Nata dalle mani di Prince Devitt, come ispirazione al ben più noto New World Order di Hogan, il 3 maggio 2013, da lì in poi sono passati periodi di svariato genere, la dipartita del Prince con direzione WWE per passare all'arrivo di un nuovo noto leader, l'ex TNA/IMPACT World Champion, AJ Styles.

Dalla mancata rivincita del “Phenomenal One” su Okada, alla nuova leadership di Kenny Omega.
Dal “Bullet Club id fine” e le faide interne tra Omega e Cody Rhodes, alla nascita della Firing Squad e all'inizio di una nuova era per la stable, la “Switchblade Era”.

La leadership di Jay White, la sua crescita, la sua consolidazione e il cambiamento stravolgente con addì e nuovi arrivi, lasciti e ritorni fino alla dipartita di White stesso e, ancora una volta, di fronte ad un nuovo boss, David Finlay.
Leader diversi, periodi diversi, successo e impatto ovviamente diversi nel tempo, eppure il BC è riuscito a smuovere le masse come poche altre circostanze nell'ultimo decennio.

Unica stable capace di rendere ancor più importante e rumoroso il boom europeo tra il 2014 e 2017 con l'esplosione definitiva di realtà come Progress Wrestling, RevPro, Insane Championship Wrestling ecc. Fazione coraggiosa con la forza di portare al sold out un arena come il Madison Square Garden, fattore impensabile per una compagnia qualunque al di fuori della WWE fino a pochi anni or sono.

E ora? Ora si riparte da zero come un po' tutta la New Japan, chiamata al cambio generazionale per regalarci nuovi volti e nuove sfide, con la possibilità e la speranza di appassionarci ancora una volta ad un purosesu unico, specie nell'ultimo decennio.

BULLET CLUB 4 LIFE

Quindi si, il primo grazie va a Balor assieme ai suoi “Originals” quali Karl Anderson, Bad Luck Fale e Tama Tonga; i successivi ringraziamenti sono senz'altro direzionati ai Bucks e la loro presunzione, delle volte troppo spinta, ma sicuramente fattore ritenuto importante e di successo da molti addetti ai lavori e fan in giro per il globo.

E poi ovviamente a Styles che ritoccò il gruppo apportando un pizzico di qualità in più, a Omega che accattivò il tutto, a White e Tonga, che resero la stable ancor più determinante e vittoriosa, a Finlay, che avrà l'arduo compito di ripartire ben consapevole delle varie ramificazioni create dal suo predecessore e ora presenti in AEW e IMPACT Wrestling.

David, il Bullet Club targato New Japan è nelle tue mani, non deluderci. Sii capace di donarci un altro decennio così, se non addirittura migliore. Perché con il BC nulla è impossibile. Too Sweet!


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