Benritrovate e benritrovati per un nuovo appuntamento con la rubrica del PrizeWriter!
Mi ero ripromesso di parlare dei giovani di casa Stamford; poi di fare un punto della situazione sulla rediviva AEW; ma come un fulmine a ciel sereno la WWE si impegna a far parlare di sé, come solo lei sa fare: in modo negativo!
Abbiamo assistito ad un Draft che innanzitutto fallisce nel suo intento principale: creare dell’interesse attorno al prodotto della federazione. Sì, perché da dopo WrestleMania questo è scemato, proprio come il senso di quello che ci viene propinato. Un brancolar nel buio, totalmente in balia di scelte randomiche e totalmente autolesioniste.
Più che rimescolare, servirebbe fare ordine
Senza ormai più la forza di criticare, come ogni anno, la modalità assurda di strutturare il Draft in questo modo. L’interesse cala a maggior ragione in un momento nel quale non esiste divisione dei roster, ma anzi vi è il brutto vizio di fare apparire sempre gli stessi personaggi - per lo più quelli appartenenti alle innumerevoli e ridondanti fazioni (Bloodline, LWO, Judgment Day, Brutes, Sami, KO & Riddle) - ovunque; incrociando anche storie, ma che dico, sarebbe troppo, traiettorie randomiche che non meriterebbero di essere mescite.
In tale caos, però, è inspiegabilmente assente il campione massimo di entrambi gli show, per il quale sì sempre mi sono prodigato in sperticati elogi, per quando è presente; ma per la cui assenza, la quale genera incolmabile vuoto, ci si trova a chiedere: perché?
Andando invece al succo del discorso di oggi non resta che scorrere la lista dei noiosi movimenti in sequela. Pare di essere alle poste ad aspettare il proprio numerino sequenziale apparire sullo schermo, che si osserva distrattamente con irrimediabile noia. Tanti sono il brio e l’interesse con i quali viene portata avanti la cosa.
Ma andiamo ad elencare i volti nuovi di ogni show, facendo noi il lavoro sporco che la fed ci obbliga a fare, ridraftando tutti perché probabilmente neanche loro sanno più chi appartiene ad un roster o meno.
Per RAW abbiamo (Non citando i/le veramente ininfluenti imho, mi perdonerete):
- Imperium
- Drew McIntyre
- Shinsuke Nakamura
- New Day
- Ronda Rousey & Shayna Baszler
- Braun Strowman & Ricochet
- Viking Raiders
- Tegan Nox
- Xia Li
- Sonya Deville
(Non segnati perché già ci apparivano abitualmente)
- Rhea Ripley
- Sami Zayn
- Liv & Raquel
- Maximum Male Models
Da NXT
- Indi Hartwell
- JD McDonagh
- Zoey Stark
- Carter e Chance
Per SmackDown:
- Bianca Belair
- Auston Theory
- Street Profits
- Edge
- The OC
- Asuka
- Damage CTRL
- Rick Boogs
Da NXT
- Cameron Grimes
- Isla Dawn e Alba Fyre
- Grayson Waller
- Pretty Deadly
Via con le considerazioni!
Che veramente si voglia fare qualcosa per RAW?
Se l’aggiunta del campione massimo era doverosa essendo che al lunedì, dai tempi di Brock Lesnar, abbiamo avuto molti più periodi senza il campione che il contrario, anche i nomi che stanno traslandosi verso i lidi del lunedì fanno ben sperare.
Sembra di essere ritornati ai primi fasti della nuova brand extension del 2016, nella quale RAW accaparrava sempre il meglio.
Sì, perché basta osservare che nello show rosso sono finiti i due wrestler più futuribili per le trame della federazione al momento, gli ultimi due superstiti della rumble: Cody Rhodes e Gunther.
Andando a ragionare nel modo più sensato, ossia a scambi, un po’ come avveniva anni fa, questo ultimo era senza ombra di dubbio il perno di SmackDown, in assenza prolungata del Tribal Chief. Vedere che sarà scambiato con il suo pari grado (ahahah) l’inutile fastidioso ed insipido Theory, fa capire quanto ci abbia perso lo show del venerdì.
Stesso discorso si può fare per lo scambio fra Rhea Ripley e Bianca Belair, con le cinture che probabilmente faranno il classico percorso inverso. L’ex landa delle opportunità sembrava essersi assicurata, tramite la vittoria del relativo titolo, l’australiana, ed invece succederà l’opposto. Da una parte la wrestler consacratasi a furor di popolo, sicuramente la più calda in federazione, dopo aver vinto la Royal Rumble e sconfitto The Queen nel migliore match delle due serate di WrestleMania. Dall’altra quella imposta a forza dai piani alti della fed, che oltre la sua invincibilità non sa raccontare storie, e far entusiasmare chi non è una ragazzina di 8 anni. Dopo aver totalmente distrutto la competizione del lunedì sera, affossando chiunque le si parasse innanzi e annullando ogni interesse intorno al suo titolo, si appresta a farlo anche con l’altra divisone? A giudicare dalle rivali pare proprio di sì. Essendo la sola Charlotte in grado di batterla, ed avendo spostato con lei tutte le ex rivali (Damage CTRL, Asuka) già umiliate.
Per non parlare poi di tale scambio: un wrestler ottimo, con grandi potenzialità sprecate nell’interpretare un character fastidiosamente stereotipato dello Scottish Warrior, ma che ci vorrebbe solo un colpo di spugna per rendere un terminator alla Jon Moxley per un grosso comodino muscoloso con meno espressività di una diva sessantenne ripiena di botulino come Bobby Who.
Senza andare oltre, pare ovvio come a SDL arrivino molti contendenti che necessitino di una rivitalizzazione completa, come i sopracitati campioni scambiati (pare impossibile non draftarli ormai), ma anche gente teoricamente con status rilevante come Asuka, le DMG Control, lo stesso OC, ed Edge arrivano totalmente sgonfi ed in cerca d’autore.
Resta da capire che succederà con la categoria tag team, che meriterebbe un editoriale a parte, ma ormai smetto di promettere… Bisogna solo segnalare il quasi totale spostamento di quella di SDL a RAW, non furbissima come manovra, in quanto foriera di scontri già visti, un po' come Street Profits vs Usos, unico scontro in grado di alzare l'asticella in quel di SDL.
Interessante poi la considerazione dei e delle free agents, wrestler pronti ad essere messi dove serve, un po' come i e le lungo degenti che non sono stati draftati.
Da Brock Lesnar ad Omos, da Mustafa Ali a Dolph Ziggler, della serie che ci faccio? Zero idee all'orizzonte...
Quindi RAW avrà un campione, SDL no. RAW avrà la campionessa più fresca possibilie, SDL la più sgonfia. Stesso dicasi per il titolo secondario. Ma soprattutto per le prime due categorie mancano totalmente avversari futuribili… Mentre a RAW sembra convogliato il meglio sulla piazza.
Insomma, dopo anni in cui ha vinto senza se e senza la ma la palma del peggiore show settimanale, forse per crudo è arrivato tardivamente il momento di svegliarsi, mentre allo show blu spetta il solito compito di rivitalizzarsi, a partire dal materiale a disposizione, ed alla valorizzazione di questo, comunque non assente.
La speranza blu si chiama NXT
Unico reparto dove lo show del venerdì ci guadagna è quello delle nuove leve, ove fanno capolino il team adorabile dei Pretty Deadly, la freschezza da sfruttare di Waller e Grimes, un tag femminile ben assortito (miracolo!), mentre a RAW stiamo già pronti a mangiarci le mani per come verrà trattato un talento come JD McDonagh…
La federazione ha ancora un roster sconfinato, ed il talento è ogni dove, tranne che nella stanza dei creativi. Ai posteri l’ardua sentenza… Ma se non si alza il livello questa la lascio volentieri ad altri.
A la prochaine!