Benritrovati e benritrovate per un nuovo numero del PrizeWriter!
Data la pochezza della WWE e del suo deludentissimo avvicinamento a Summerslam… L’idea era quella di spostarsi verso altri lidi per commentare un qualcosa di buono.
Purtroppo l’intento non può essere rispettato perché ci siamo trovati dinnanzi ad una pessima puntata di DINAMYTE, che corona un pessimo periodo della federazione d’elite. E non si dica che siamo heel solo con la federazione di Stamford! Sebbene la giovane AEW sia stata creata ad hoc per noi saputelli del wrestling web, ormai orfani di Nxt, e quindi il suo prodotto sia per forza di cose sempre ammiccante al fan service (tradotto: basta che ci faccia vedere un bel match tra i grandi atleti che si ritrova nel roster per tranquillizzarci) le cose non stanno andando bene per nulla… E non basteranno le assenza prolungate di moltissimi nomi altisonanti (Omega, Bryan, Punk, MJF, Cole) a giustificare la brutta piega che sta prendendo il booking. Ma sopratutto quando ci ridate Maxwell?
Deragliamento
Quello a cui stiamo assistendo non è assolutamente degno della nomea che si è fatta in questi ormai 3 anni la federazione. Ossia quella di un prodotto capace di programmare sapientemente ascese, di costruire storie coerenti, di creare empatia fra pubblico e i performer attraverso le storylines…Proprio come avveniva ad NXT black e gold.
Nell’ultima puntata abbiamo assistito alla fiera dell’assurdo. Buchi neri logici, scelte raffazzonate, un marasma inverecondo.
Inutile ricordare quanto poco abbia avuto senso il voltagabbana di Luchasaurus nei confronti di Christian, a due settimane dall’alleanza oscura, che era un qualcosa di innovativo e funzionale.
Oppure della collezione di cafonate a cui siamo obbligati, ed abituati, ad assistere fra over booking, caciare, risse da ubriachi al bar, quando è impegnato Jericho. Non che Kingstone sia molto diverso… Assistiamo allo shark cage barbedwire everywhere match, in cui i memebri della JAS, come previsto da stipulazione, dovevano esser appesi nella gabbia al di sopra del ring, ed invece ci si dimentica di inserirvi, così, a caso, due membri ufficiali come Tay Conti e Sammy, ricorrendo poi alla solita scazzottata alla Bud Spencer e Ternce Hill a 20 uomini... Quando per un coup de teatre molto più di effetto bastava utilizzare soltanto l’ennesimo turn, quello di Anna Jay…
Nel mentre gli FTR si riducono a fare promo spiccioli ‘a la John Cena sulle bambine malate, ed i nuovi campioni di coppia se la danno a torte in faccia.
Per non parlare poi della situazione femminile, il malato cronico della federazione, che merita un editoriale a parte… Coming soon…
Come sparare sulla croce rossa.
Ma restando a quella maschile sono molti di più i problemi che le note positive. Iniziamo dalla gestione del roster, a mio avviso totalmente sbagliata.
Le fazioni hanno stufato
È possibile che tutto ciò che accade avvenga sempre in seno a qualche gruppo, al suo disfacimento, al tradimento di un qualcuno, all’aggiungersi di un nuovo membro, perdendo una cosa importantissima: i wrestler singoli?
Il focus di uno show di wrestling dovrebbero essere i lottatori, le loro doti, e non l’affiliazione di essi ad un gruppo. E il successo delle stable dovrebbe essere l’eccezione che conferma la regola.
Invece qua assistiamo settimanalmente ad un colpo di scena fra i membri di un team, con annesse pugnalate, che perdono totalmente il loro valore e la loro salienza se reiterate. Oltre ovviamente alle risse titaniche comprendenti i famigliari, gli amici rapper, le suocere, anche i cagnolini, degli interessati.
Mentre sempre per ammucchiate di gente a caso adesso Miro salva Darby Allin e Sting dalle grinfie della HOB… Ho finito gli improperi per quella che a mio avviso è la peggiore gestione del roster: il Blackpool Combat Club. Tutto era partito da una faida da sballo fra Bryan e MOX, un match favoloso con un finale rovinato , per arrivare oggi ad una stable che è un buco nero di interesse, e non caratterizza minimamente, anzi risucchia il carisma dei suoi membri, per sostituirlo con la fastidiosa parlantina di William Regal. Per loro indole e pedigree MOX e Bryan, animali da palcoscenico, non solo non ne hanno bisogno, ma risentono di questa appartenenza ad un gruppo che non li valorizza in quanto meravigliosi solisti.
Le star devono poter brillare da sole.
E soprattutto non hanno bisogno di affiliarsi a un mentore che chiama il gruppo con il nome della sua città, depersonalizzando i suoi membri., e per arrivare a MOX che si perde nel disinteresse dei match tag team. È poi vero che alcuni wrestler poco appariscenti abbiano bisogno delle stable per elevarsi, che Wheeler e forse, ma neanche troppo Castagnoli, abbiano bisogno di questi espedienti, ma non due dei tuoi top player. Ci consolerà esser certi che prima o poi uno dei due turnerà sull’altro…Conto i giorni.
I titoli massimi sono gestiti peggio dei secondari
Il regno di Hangman era noioso ed irrilevante? Bene quello dell’ex Ambrose si può definire ancora peggio del precedente.
In attesa del rientro del figliol prodigo di Chicago, appare frustrante vedere che non era solo un problema di Page, ma proprio della federazione, che da un po’non sa creare interesse ed elevare il suo elemento cardine. Ovviamente ciò è impossibile inserendo il suo campione massimo in match filler nel centro della puntata, senza fare sviluppare dei contenuti, o una storia…
Per poi dimenticarsi anche dell’ex campione, proprio quando ha i un momento difficile in cui quasi tutti i top sono fuori e lo fai vivacchiare e fare squadra con il Dark Order contro Butcher&Blade…
I titoli in generale iniziano ad essere decisamente troppi, e pare quelli in arrivo non siano finiti… Nell’ultima puntata non sono comparsi né il TNT Champion, né il nuovo All Atlantic Champion , mentre è apparso l’irritantissimo titolo 24/7 della AEW, che vale quanto la cintura che ho io ai pantaloni: il FTW Championship, che tarpa le ali del bravissimo Starks, non mandandolo a lottare per quelli che contano di più…
Hai un roster sconfinato e, con tutto il rispetto, continui a proporre gente insulsa che andrebbe bene solo a dark come Ass Boyz, Butcher Blade, Varsity Blondes, Dark Order, Best Friends , mentre lasci fuori pezzi da 90 ingiustificatamente…
Andiamo a parlare poi della lunghezza invereconda delle faide, che basterebbe ad annoiare andassero anche solo da un ppv all’altro, nel rado calendario, mentre vanno addirittura oltre questa già ipertrofica dilatazione… Specie se c’è Jericho di mezzo.
Non dimenticando l’espediente del sangue sempre e comunque, anche dopo manovre che non giustificano minimamente il sanguinamento, e qui la sospensione dell’incredulità va a farsi benedire. Un mezzo e non un fine.
Per non trascurare la fastidiosissima sovrapposizione con la ROH ( vi prego basta Jay Lethal) che già hai poco tempo per dare spazio a tutti i tuoi atleti, figurati a quelli di cui non interessa nessuno di un'altra federazione.
Spero di tutto cuore che presto la ROH abbia il suo show, con eventuali crossover, ma scisso da quelli della AEW!
Insomma non si naviga in acque tranquille al mercoledì sera...