Queen Of Moonsault - Il volto dei ribelli in WWE e AEW: Boss N’ Glow & MJF
by RACHELE GAGLIARDI | LETTURE 1555
Se circa un mese fa ormai, eravamo tutti presi da Sasha Banks e Naomi che hanno deciso di abbandonare su due piedi una puntata di Monday Night Raw lasciando la WWE a riscrivere il copione per il proprio main event della serata, ora siamo tutti presi da MJF e la sua pipe bomb in AEW.
Con il passare delle settimane mi sono accorta quanto in realtà siano simili questi due casi, non solo perché entrambe le parti, una costituita da due persone, e l’altra da una singola persona, hanno deciso di ribellarsi contro la propria compagnia, ma perché sono stati puniti anche in modi davvero molto simili e perché entrambe alla fine hanno un po' lo stesso scopo.
Ovviamente lo sviluppo delle cose iniziali è un po’ diverso, perché nel caso di Sasha Banks e Naomi in WWE è stato fatto tutto dietro le quinte e noi ci siamo solo basati sui report che hanno fatto i giornalisti per farci un’idea, mentre MJF ha fatto accadere tutto davanti alle telecamere, però con il resto ci siamo. Ma facciamo un'analisi più approfondita.
Tutti contro tutti
Sasha Banks e Naomi sono state sospese dalla WWE e private delle cinture di campionesse di coppia dopo aver deciso di non presentarsi sul ring per il main event della puntata di Raw del 16 maggio, dove le due dovevano lottare con altre quattro wrestler per decretare la number one contender al titolo dello show rosso detenuto da Bianca Belair. Nel corso dei giorni successivi poi, le principali testate giornalistiche hanno cercato di fornire ulteriori dettagli sull’accaduto, ma sono solo rumors finché a parlare pubblicamente non è una delle due parti, e per ora solo la WWE ha raccontato la propria versione dei fatti. Però la cosa che sembra comune a tutte queste speculazioni è l’infelicità manifestata dalle due wrestler per il booking sbagliato di loro due come coppia e come campionesse di coppia, che penso bene o male possiamo condividere anche noi fans sapendo quanto sia davvero scarso l’impegno che viene messo dalla compagnia verso la divisione femminile di coppia e le relative cinture.
Mentre dalla parte dell’AEW, abbiamo un MJF che si è rifiutato di partecipare al Fan Fest prima di AEW Double Or Nothing, lasciando i fans a bocca asciutta, poi ha effettivamente partecipato al pay-per-view, nonostante ci fossero forti preoccupazioni per una sua possibile assenza dopo l’accaduto, e lo ha fatto venendo praticamente distrutto da Wardlow, cosa probabilmente accaduta proprio per quello che aveva fatto il giorno prima. Infine, nella puntata di qualche giorno dopo di AEW Dynamite, si è rifatto vivo asfaltando con un promo, simile alla pipe bomb di CM Punk di qualche anno prima, non solo la compagnia, ma anche il suo boss, Tony Khan, definendolo un ‘mark’, che al giorno d’oggi ormai è un insulto nel mondo del professional wrestling per qualcuno. In questo promo ha sparato a zero sottolineando la poca importanza che gli viene riservata dai piani alti e chiedendo di essere licenziato. Da quello che noi abbiamo letto e ascoltato delle parole di MJF, il suo problema non sarebbe il booking, come nel caso analizzato qui sopra, ma i soldi legati al booking, dato che è un talento prezioso per la compagnia che però non viene pagato il giusto.
Quindi si può dire che i problemi alla base siano un po’ diversi, ma con un elemento in comune: le compagnie si devono svegliare e trattare meglio i talenti del proprio roster.
Arrivano le punizioni
Ora, dopo aver riassunto la situazione dei tre wrestler, è giusto parlare anche delle punizioni che le compagnie gli hanno riservato, perché ovviamente, indipendentemente dal fatto che sia un work o qualcosa di reale, cosa che si può solo speculare se non siamo dentro alla situazione, è anche logico che vengano applicate delle “ammonizioni” quando si commette qualcosa che va a penalizzare il proprio luogo di lavoro.
La prima cosa che mi viene in mente durante la stesura, è la censura dei contenuti multimediali, infatti Sasha e Naomi sono state tolte dalle sigle della WWE, cosa successa anche a MJF con quelle AEW, oppure ad esempio per MJF, dato che era apparso a Dynamite, la compagnia ha omesso ogni riferimento a quel promo, non caricando video su YouTube o scattando foto che solitamente circolano dopo le puntate.
Poi alle Boss N’ Glow era stato tolto tutto il merch dal WWE Shop, idem per MJF dall’AEW Shop, con l’aggiunta che lui è stato tolto anche dalla pagina del roster, mentre le due ex campionesse di coppia no, però per loro c’è stata la sparizione delle pagine Facebook, l’unico social dei wrestler gestito dalla compagnia, che sono state oscurate.
Ironicamente l’altro giorno mi sono detta: “Ci manca solo che l’AEW dica che MJF è stato sospeso a tempo indeterminato e privato della sua sciarpa”, perché così abbiamo raggiunto tutto quello che c’era da raggiungere con le similitudini tra le punizioni per i due casi.
Double standard: sì esiste
Come ragionamento finale, che poi è stata la cosa che mi ha spinta a parlare di questo argomento, vorrei parlare del famoso double standard, ovvero l’applicazione di alcuni principi, metodi di giudicare, diversi per casi che però sono uguali o simili.
Infatti come vi ho detto secondo me sono praticamente molto simili questi due casi tra WWE e AEW, ma il pubblico non li ha trattati come tali, arrivando a giudicarli in modo diverso ed elevando più MJF che le sue colleghe Sasha Banks e Naomi.
MJF, che io reputo assolutamente l’oratore migliore nel professional wrestling in questo momento, e uno dei personaggi più insopportabili di sempre (questo è segnale dell’ottimo lavoro che svolge), nonché un ottimo wrestler, è stato visto come un genio, come qualcuno che ha fatto quello che ha fatto perché ha ragione, perché si merita di più per quello che fa, perché fa tutto magistralmente e onestamente… io sono d’accordo con questa opinione. Però, perché c’è un però, dall’altra parte Sasha Banks e Naomi, sono state trattate molto diversamente, tra l’altro sulla base di cose dette da alcuni giornalisti, non cose che abbiamo visto e sentito con i nostri sensi.
Le Boss N’ Glow, soprattutto Sasha Banks, sono state viste come due primedonne capricciose che vogliono solo ottenere il meglio ed avere sempre successo perché altrimenti piangono. Ma allora io vi chiedo: cosa c’è poi di così tanto diverso tra un MJF che pretende di essere trattato meglio per il suo talento, chiedendo anche più soldi, giustamente, e Sasha Banks e Naomi che pretendono di essere trattate meglio per se stesse e per la divisone femminile, con un booking non chissà di quale portata, ma quantomeno rispettoso? La risposta è semplice: nessuna. Ma quando sei una donna e chiedi rispetto perché te lo meriti, perché lavori sodo per averlo, chissà perché qualcuno che ti critica ci sarà sempre, soprattutto se pensa di sapere tutto di te, come capitato a The Boss perché in precedenza erano state diffuse voci false sul suo conto per alcuni presunti atteggiamenti negativi backstage.
In conclusione, secondo quello che è il mio punto di vista personale, che può essere condivisibile o meno da voi lettori, cosa che io rispetto in entrambi i casi, MJF, Sasha e Naomi hanno ragione, in tutto, magari i metodi utilizzati per comunicare non sono degli migliori, ma gli ideali sì.
Io vi saluto, vi ringrazio per aver letto le mie parole e vi do appuntamento al prossimo articolo della rubrica Queen Of Moonsault. WOOOO!
Articolo precedente: Queen Of Moonsault - Ric & Charlotte Flair: il lagame fuori dal ring