The Prizewriter - Lesnar vs Reigns



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The Prizewriter - Lesnar vs Reigns

Un caloroso saluto ai lettori e alle lettrici di World Wrestling, in sella per una nuova edizione del PrizeWriter!

Siamo in rotta di collisione con il ppv saudita, e se ciò normalmente faceva rizzare i capelli alla fanbase per raffazzonatura della costruzione e match acchiappa petrodollari, quest'anno le cose sono diverse.

Il ppv è uno dei meglio costruiti dell'annata, quasi a volerlo paragonare ad uno degli storici big four.

II match quasi tutti interessanti, incerti (conosciamo ormai la carta d'imprevedibilità con cui si impacchetta questo tipo di eventi), costruiti molto bene, e che promettono buona azione sul ring.

Sì, non sto parlando di Bill vs Bobby...


Ma uno su tutti si prende le luci della ribalta.

L'importanza di Brock Lesnar vs Roman Reigns

A contendersi il titolo universale ci saranno i due pilastri della WWE dell'ultimo decennio.
Coloro che, più di tutti hanno ottenuto successo.
Entrambi con un regno titolato più lungo del più lungo in tempi recenti (CM Punk).
Entrambi vincitori di Taker a WrestleMania.
Entrambi al top con al fianco Paul Heyman.

In più il loro allineamento è opposto a quello che li ha caratterizzati in passato.
Il regno del terrore è quello del fu Big Dawg, braccato da un Lesnar in cerca di riscatto, dopo essere stato sacrificato sull'altare sbagliato Drew McIntyre.

Tutto ciò rende bene l'idea dell'epicità di uno scontro costruto sulla sottile linea della psicologia.
La fiducia che Roman nutre nei confronti del suo attuale avvocato.
La fedeltà dello stesso Heyman nei confronti del suo ventennale cliente.
Questo è un ottimo script!

Ma lo scontro, anche se tanto atteso, non è assolutamente inedito...

Sono quindi andato a ripercorrere lo storico fra i due, per ampliare la prospettiva di osservazione, e contestualizzare il tutto.

Una storia infinita?

La storia infinita fra questi due colossi del ring è partita da lontano. Siamo nel 2015 quando un Roman pushato all'inverosimile vince la Rumble e da contestatissimo si avvia al main event di WrestleMania31 pronto a sfidare the Beast, l'allora detentore del trono.

In questo caso potremmo affermare che nessuno dei due sarà poi il vincitore del match, in quanto quella sera sarà poi quella dell'incasso di Rollins.
Nel 2016 invece i due si scontrano in un triple treath match con Dean Ambrose, a Fastlane, per determinare lo sfidante per il titolo di Triple H a Wrestlemania.
A vincere sarà Roman...
Questa sfida ci regalerà poi il primo regno titolato consistente di Roman ed il dimenticabile dream match fra Dean e Lesnar. Che spreco.

Volendo potremmo dire che siamo 1 a 0 per Roman, perché per la prima volta vince in un match con Lesnar, anche se schienando Ambrose.

Per il prossimo scontro dobbiamo attendere SummerSlam 2017, quando per il titolo di RAW si sfidano Lesnar, Reigns, Joe e Strowman.
Anche in questo caso la vittoria arriva per l'uno (Brock) senza schienare l'altro (Roman), e si potrebbe quindi arrivare ad un teorico pareggio.

Per il prossimo capitolo aspettiamo WrestleMania 34, quando ci viene riproposta la scalata al potere di Roman, tramite la sua seconda vittoria alla Rumble.

L'idea di imposizione dall'alto non viene meno, ed il Mastino è sempre inviso al grande pubblico, nonostante teoricamente underdog e paladino della giustizia che si erge contro il tiranno.

Contro ogni pronostico a prevalere è il campione, che sconfigge il predestinato in modo pulito.

Ed eccoci finalmente, dopo tre anni di sfide, ad avere un primo vincitore, inconfutabile.

Roman ci riproverà, di lì a poco, in terra araba. E nuovamente perderà, anche se in modo contestato, uno Steel Cage, fino ad arrivare alla rivalsa finale, nel SummerSlam dello stesso anno: 2018, quando schianta Lesnar e diventa campione. Ma a quel titolo cui dovrà poi rinunciare per la malattia.

Il grande equilibrio

Stupisce l'equilibrio di questa sfida infinita, iniziata sei anni fa, e che ancora oggi ha così tanto da dire.

I match dal risultato pulito ed inconfutabili sono solo due, e quella che potrebbe arrivare ora, booking permettendo, è la attesa "bella".

Con il valore aggiunto della freschezza del ruolo dei due gladiatori.
Che si scambiano le parti, e che risultano non più uguali a se stessi, ma in evoluzione.

Al picco del loro momento (Roman top heel Tribal Chief sotto la guida di Heyman) ,oppure in cerca d'autore, come il Brock che dopo un ventennio prova a farsi strada senza il suo consigliere.

E per una volta dobbiamo fare i complimenti ad una WWE che, riproponendoci un qualcosa di già visto e rivisto, riesce a renderlo piu interessante di un match inedito.

Quindi buona visione, e che vinca il migliore. 

La sfida infinita non terminerà neanche stavolta.