“Ti mentiranno, mi disse. Proveranno a denunciarti, mi disse. Proveranno a rubare il tuo regalo, mi disse. E aveva ragione. Sister Abigail diceva sempre la verità”. Signore e signori, benvenuti a Smackdown Live, dove (quasi) nulla accade per caso.
Così, un estratto apparentemente poco significativo del promo di Bray Wyatt nell’episodio dello show blu post Elimination Chamber, in cui l’Eater of Worlds ha vinto il titolo massimo, risulta essere fondamentale per venire a capo dell’intricata e intrigante storyline targata Smackdown Live.
Lei aveva previsto tutto quanto, dall’inizio alla fine, Sister Abigail. Randy Orton ha mentito spudoratamente a Bray Wyatt, soggiogandolo, e adesso prova a depredarlo del più grande regalo: quella cintura che sembra stare stretta alla vita larga del capofamiglia, ma che gli calza come la più bella delle metafore.
La Vipera ha consumato il tradimento nel più crudele dei modi, dando fuoco all’abitazione del suo fratello, al suo mondo, a cui non è mai appartenuto. “Camminate con me, e vi guiderò fino in paradiso.
Ponetevi sulla mia strada e brucerete tra le fiamme”. Così recita la seconda parte del promo di Bray. Ironico, di un’ironia spietata. Tra quelle fiamme adesso brucia Abigail, il bene più prezioso di Wyatt.
E lui può udirne l’urlo, capovolgimento della bellissima melodia che nel suo regno sarebbe risuonata. L’urlo di Abigail, lo stesso che egli udì quando la sorella esalò l’ultimo respiro, prima di lasciargli la disperazione riflessa in un bacio sulla fronte.
Annientando Abigail, Randy ha annientato Bray e con lui le sue pretese di immortalità: non è mai stato il suo servo, ma adesso è il suo padrone. E lo osserva “nudo, senza aiuto e pronto a esplodere”, in ginocchio e in preda al pianto.
Un mortale: ecco ciò che è sempre stato Bray Wyatt. Un ciarlatano, un barbone, dominato da ambigue manie di onnipotenza, che celano la sua impotenza di fronte al dolore, di fronte alla perdita. Sono tutti mortali di fronte alla perdita, persino l’Eater of Worlds.
Un mortale, che merita di restare nella memoria degli immortali, nel Main Event di Wrestlemania che sarà il culmine di una delle storie più belle che la WWE abbia saputo raccontarci negli ultimi anni. Quindi, giù il cappello e su la lanterna, per fare luce nel buio della disperazione.
Bray merita di uscire campione da Wrestlemania, disobbedendo al suo nuovo padrone, e così sarà. D’altronde, Abigail l’aveva detto: “Non sarebbe stato facile”, ma l’intero mondo, adesso, è nella mani di Bray.