Questa Wrestlemania all'orizzonte si prospetta parecchio controversa, signore e signori. Se da un lato abbiamo un midcarding non interamente costruito o definito, dall'altra abbiamo un Main Event che potrebbe avere un esito parecchio, ma parecchio irrealizzabile.
Ma se questo è il volere della WWE, chi siamo noi, popolo del paese del sole, per impedire che la controversa operazione si realizzi? Ah comunque come avrete capito io sono Gai Dillinger Maito, e dopo aver speso delle povere parole su due delle sezioni della card del Grandaddy, voglio parlare della sezione che dovrebbe parzialmente salvare capra e cavoli e che dovrebbe essere una delle memorie principali a cui associare questa edizione dell'evento: l'Uppercard.
Ritengo che l'Uppercard di questa edizione stia partendo abbastanza bene, in quanto abbiamo delle storyline e delle costruzioni che son partite e stanno procedendo a passo abbastanza sostenuto, come ad esempio la costruzione dell'invasore dell'Est, Rusev.
Vorrei ricordare che il character impersonato dell'atleta fa parte sempre di quella categoria di stereotipi che da molto contraddistingue la federazione, ma tralasciando questo particolare devo dire che la costruzione del bulgaro è stata davvero edificata bene, sempre curata nei particolari e tenuta costantemente sotto la lente d'ingrandimento del booking team, e personalmente la faida con John Cena m'interessa parecchio, vuoi per le gimmick che i due in questione interpretano che intersecate stan funzionando bene come da previsione, specialmente per il fatto che tutti e due stanno risultando credibili e concreti l'uno agli occhi dell'altro (soprattutto Cena che conduce il tutto con una ritrovata aggressività), o vuoi per il fatto che la storia che stanno raccontando viene arricchita ancor di più dal buon lavoro che possono compiere sul ring.
Poi vi sono altre due storyline che potrebbero certamente rientrare in sezione, e tra l'altro approfondite proprio due giorni fa a FastLane; quella tra Bray Wyatt e l'Undertaker e quella ancor più affascinante che vede contrapposti due delle principali icone delle proprie federazioni, ovvero l'icona della WWE Triple H e l'icona di quella che fu la WCW e di quella che è la TNA, Sting.
Sulla prima devo dire che all'inizio vi era dello scetticismo sulla preparazione fisica del becchino e conseguentemente sulla sua presenza all'evento, ma viste le ultime notizie e la marcia successiva che ha impostato la storyline ora non vi son più dubbi; su Bray Wyatt, nonostante la poca qualità e valore che ebbero i suoi precedenti feud con Jericho ed Ambrose, questa con il Phenom ha gli elementi che le permetterebbero di compiere bene il suo corso, in quanto se torniamo a dare un'occhiata il feud con Jericho peccò di concretezza per le qualità che caratterizzavano le gimmick dei due e per il fatto che Jericho avesse uno status completamente diverso da quello del guru.
Con Dean invece la situazione migliorò, ma quando? Solo quando i due presero il microfono dalla parte del manico e si cimentarono con il loro compitino, ma che io ricordi il lottato dei i due atleti diede forma ad una serie d'incontri gestiti veramente male, soprattutto quello di TLC dove i due non riuscirono proprio a coinvolgere il pubblico assente con la loro condotta sul quadrato.
Comunque, se torniamo a concentrarci sul feud col Phenom possiamo vedere come la storia sia cominciata e stia procedendo bene, ma inoltre possiamo vedere l'aura di misticismo e di sovrannaturalità che avvolge entrambi i personaggi, rendendoli idonei per la loro contrapposizione.
Sul ring l'incontro potrebbe anche risentirne per le evidenti lacune che possiedono i due, ma se il segmento resta costantemente teso senza piegarsi mai, gli atleti potrebbero uscirne molto bene da questo feud, che per Taker sia chiaro, questi è soltanto un feud transitivo ma sarà Bray a guadagnarci maggiormente nel caso le cose fossero fatte bene.
Le faide col becchino da che mondo è mondo, definiscono e consolidano il tuo personaggio come uno del quale la federazione si fida ciecamente delle tue qualità, e ti ripaga col booking. E questo è esattamente ciò che sta accadendo con Wyatt, la Streak ormai non conta più nel feud, Taker ha perduto ogni aura d'imbattibilità che aveva ed ora è solo un mortale.
Quindi Bray è quì per terminare il lavoro finendo di annientare il becchino al fine di imporsi come "nuovo volto della paura" come lui stesso ha affermato. Wyatt è un character con una gimmick statica, a volte ripetitiva ma soprattutto mistica ed atipica come quella di Taker.
Devo dedurne che un probabile passaggio di torcia sia ormai imminente. Sulla terza ed ultima storyline c'è poco di cui riflettere, se non per il fatto che questa potrebbe essere una delle poche contese in grado di produrre una degna dose di attesa nello spettatore.
Ottima l'idea di investire su Sting per il conflitto con l'Authority, il suo character è definito ormai dal cambio di gimmick che avvenne in WCW (dal surfista all'uomo tormentato e solitario desideroso di vendetta e giustizia) e la WWE ha trovato il modo migliore per introdurlo nelle storyline stamfordiane.
E non solo; la questione è degradata molto più nel personale, e adesso fine ultimo di entrambe le parti non è solo quello di resistere all'offensiva di giustizia dell'altro, ma dimostrare la supremazia e la maggiore affermazione della federazione che rappresentano e che hanno rappresentato.
Unico neo: Sting è sempre stato taciturno e di poche parole (escludendo il grande stint in TNA, lì è stato sublime) ma questo carattere "muto" fa storcere un pochino il naso, ma fa niente! L'importante è si prosegua ben accorti, e che noi ci sediamo sul divano e ci godiamo il tutto.
Alla prossima belli! Gai Dillinger Maito
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