Dirty Deeds - Verita' scomode: Survivor Series, occhio a non trasformarvi in rubabandiera



by MARCO ENZO VENTURINI

Dirty Deeds - Verita' scomode: Survivor Series, occhio a non trasformarvi in rubabandiera
Dirty Deeds - Verita' scomode: Survivor Series, occhio a non trasformarvi in rubabandiera

Le Survivor Series, solitamente, si dividono in due categorie. Quelle in cui nei match ad eliminazione si affrontano due Team compatti, che mettono in palio la sopravvivenza dell'uno e la capitolazione dell'altro (Team WWF contro Team Alliance, Team Angle contro Team Lesnar, Team Bischoff contro Team Austin, Team Orton contro Team Evolution, Team Cena contro Team Authority sono degli esempi), e quelle in cui si scontrano fazioni molto più eterogenee, in cui è difficile immaginare un equilibrio in almeno uno dei gruppi che si ritrovano a combattere spalla a spalla.

Con vari tradimenti possibili.

Un filo conduttore, però, non è quasi mai venuto meno. Quello che le Series comunque mettessero in palio il titolo (o i titoli) di campione del mondo o quantomeno vedessero determinare il suo destino in base ai match ad eliminazione.

Quest'anno no.

Quest'anno c'è stata una sospensione di tutte le questioni titolate sull'altare della (presunta) rivalità tra Raw e SmackDown. La questione è decollata con una certa fatica, per poi trovare finalmente una serie di fili logici nelle ultime settimane e in particolare nell'ultima.

Molto ben fatta in funzione delle Survivor Series la puntata di Raw andata in scena lunedì da Buffalo, New York. Con Seth Rollins, Chris Jericho e Braun Strowman (che finalmente sta crescendo e lo sta facendo a una velocità imprevedibile) che hanno trovato il modo di coesistere e alla fine sono apparsi decisamente compatti.

Soprattutto nel segmento finale il "rossi contro blu" è sembrato mostrare lottatori tutti ben inquadrati e collocati nel loro ruolo. Sarà Raw contro SmackDown senza distinzioni né rivalità interne.

Basta riuscire a dimostrare la superiorità del roster.

E proprio qui casca l'asino.

La speranza è che la WWE abbia previsto qualche rimescolamento nelle carte che vedremo nel match principale di Toronto (se si eccettua lo scontro epocale tra Brock Lesnar e Goldberg, ovvio).

AJ Styles e Dean Ambrose non potranno andare d'accordo. Reigns e Rollins da una parte e i JeriKO dall'altra dovranno collidere in qualche modo. Bray Wyatt, Randy Orton e Braun Strowman dovranno rivelarsi delle schegge impazzite che faranno scelte destinate a rimescolare gli equilibri sul ring.

Che questo avvenga sembra quantomeno necessario.

Perché le Survivor Series sono uno dei Big Four della WWE.

E la WWE non può permettersi di buttarle al vento con vicende destinate a nascere e morire in virtù di una notte soltanto.

E perché passino i match a eliminazione, ma trasformare le Survivor Series in una colossale edizione di rubabandiera sarebbe un errore talmente grossolano da risultare impossibile da credere. Né tantomeno da accettare.

Survivor Series Raw Smackdown

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