Dirty Deeds - Verita' scomode: fratelli coltelli e il paradosso delle Survivor Series
by MARCO ENZO VENTURINI
Nella settimana mondiale dei paradossi la WWE non poteva esimersi dal proporne un paio. E in grandissimo stile. E così gli Stati Uniti salutano il nuovo Presidente eletto Donald Trump, un candidato repubblicano che il Partito Repubblicano detesta.
Ma che è stato scelto dalla maggioranza degli americani, con voto decisivo da parte degli stati operai della nazione, quelli storicamente più vicini ai democratici. Fratelli coltelli, un po' come capitato sia a Raw che a SmackDown in settimana a Glasgow (con la WWE in Scozia mentre negli Stati Uniti si votava per la presidenza, un altro paradosso).
Non si sa bene cosa abbia in mente la WWE in previsione delle Survivor Series, ma è certo che l'assenza di match per i titoli assoluti non sta cancellando l'attesa per un evento che era partito in sordina ma che si sta facendo sempre più interessante settimana dopo settimana.
Chiaro che a Raw gli equilibri stiano per cambiare. Mettere i cinque compagni di team in un match l'uno contro l'altro è stata un'ottima idea, non tanto per saggiarne la propensione a combattere insieme quanto per verificare la solidità di alcune delle sue alleanze.
E quella apparentemente più inattaccabile sembra ora quella destinata a sgretolarsi in meno tempo. L'asse tra Kevin Owens e Chris Jericho forse è agli sgoccioli. Vedremo se tracimerà già nella notte di Toronto.
Dall'altra parte, a SmackDown, si è addirittura deciso di fare un match tre contro tre in cui quattro membri del team blu si sono scontrati tra loro e il capitano AJ Styles guardava dall'esterno. Ma anche qui la coesione dei cinque è tutta da verificare.
Insomma, alleati che si detestano e che sono chiamati a coesistere per affrontare avversari che invece forse si apprezzano di più. E' il paradosso di queste Survivor Series. E, forse, più in generale di questo strano 2016 che sta per salutarci.