Dirty Deeds - Verita' scomode: rivoluzione femminile o involuzione maschile?



by MARCO ENZO VENTURINI

Dirty Deeds - Verita' scomode: rivoluzione femminile o involuzione maschile?
Dirty Deeds - Verita' scomode: rivoluzione femminile o involuzione maschile?

Tutto pronto quindi per Hell in a Cell, evento per molti versi storico da quando la WWE è diventata un fenomeno mondiale. Perché? Perchè per la prima volta un appuntamento tanto importante per la federazione vede il peso specifico delle donne mettere in discussione quello degli uomini.

Si è molto discusso di questa rivoluzione femminile in WWE, fatta partire da Stephanie McMahon in un momento in cui effettivamente le Divas (che all'epoca si chiamavano così) erano pericolosamente diventate un riempitivo poco interessante e quasi inutile degli show.

La capofila della rivoluzione all'epoca fu l'ormai praticamente dimenticata Paige, che chiamò a Raw tre stelle luminose di NXT: Becky Lynch, Charlotte Flair e Sasha Banks (che quasi subito l'abbandonò schierandosi temporaneamente tra le cattive).

Queste tre ragazze hanno cambiato il concetto della lottatrice WWE.

Da vallette molto atletiche, come erano diventate le Divas dall'addio delle eroine del ring Trish Stratus, Lita, Victoria e poi Mickie James e per certi versi AJ Lee, finalmente la divisione aveva fatto un deciso balzo indietro.

Chi veniva premiata era chi davvero era in grado di combattere match da urlo, non chi si conquistava più copertine sulle riviste patinate a stelle e strisce.

Ok, tutto molto bello. Ma alla lunga questo non ha fatto altro che cancellare altri problemi.

Che proprio alla vigilia di questo Hell in a Cell sembrano aver toccato il loro picco.

Ripassate velocemente in rassegna quello che avete visto nel corso dell'ultima puntata di Raw, quella andata in onda lunedì scorso da Minneapolis.

In particolare come è stato gestito il momento della firma epocale, quella sul contratto per l'Hell in a Cell Match femminile tra Sasha e Charlotte, quello dell'incontro mai disputato da due lottatrici nella storia.

A fare da moderatore è stato un Mick Foley finalmente convincente nei panni che riveste, quello di General Manager di Raw. Ossia di colui che gestisce la baracca. La leggenda hardcore ha fatto presente alle due baldanzose ragazze il peso che ha lottare in un match del genere.

Anche come responsabilità. Le conseguenze che un match del genere può comportare. E che ha comportato, per esempio, a lui.

E' stato un segmento di grandissima intensità, anche e soprattutto emotiva.

Subito dopo c'è stato un altro momento parlato, anzi, l'ultima dichiarazione del campione maschile dello show, il WWE Universal Champion Kevin Owens.

Che non ha fatto altro che un'intervista nel backstage al solito Tom/Tim/Phil Phillips. Scialbetta.

A partire da ciò può essere opportuno porsi una domanda: i meriti delle ragazze, in particolare di queste ragazze, sono evidenti.

Ma non è che per costruire una rivalità stellare come quella tra Sasha e Charlotte a Raw si sono dimenticati un po' troppo dei lottatori? Del titolo parliamo dopo, prima pensiamo al resto. A parte il lavoro fatto con Sheamus & Cesaro, potenzialmente interessante, si vede ben poca luce all'orizzonte.

Il povero duo Gallows & Anderson è precipitato nell'anonimato, il New Day ed Enzo & Amore sono a un passo da esaurire ogni residua forza di interesse, Roman Reigns e Rusev sembrano ormai ben oltre il naturale corso della loro rivalità.

Poi ci sono Sami Zayn e Braun Strowman, invischiati in una potenziale faida che come solo risultato potrebbe guastare la carriera di colui che dovesse perdere. Infine Goldberg e Brock Lesnar, protagonisti del match a cinque stelle delle Survivor Series, ma anche del più grande flop (Goldberg solo indirettamente) della settimana.

Oltre che di un errore da principianti della WWE. Perché pensare di mandare over l'avversario di Lesnar nella città di Lesnar è una scemenza senza pari.

E quindi parliamo appunto della questione Universal Championship.

Che, ricordiamolo, si presume essere la cintura più importante di Raw. Ebbene, Seth Rollins e il campione Kevin Owens sono praticamente spariti dallo show. Giusto il segmento finale della notte di Minneapolis ha ricordato che la posta in palio c'è, ed è altissima.

Per il resto tutto quanto è ruotato intorno a Chris Jericho, alla sua lista sparita, alla sua amicizia in bilico con il Prizefighter. E i due rivali per il titolo che a momenti nemmeno interagiscono tra loro, se non negli ultimi cinque minuti.

E questi dovrebbero essere i protagonisti del main event di uno show? Forse non è il caso.

Ecco il perché del main event delle donne, ecco il perché della rivoluzione femminile. O forse dovremmo chiamarla involuzione maschile...

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