Dirty Deeds - Verita' scomode: quando il gatto non c'e', ma... balla

• APRON Ring
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Qualcuno l'avrebbe mai detto? Forse sì, ma certo non tutti coloro che da tempo seguono la WWE e ne hanno viste anche di colori ben più cupi di questi.

Per certi versi, però, i fatti verificatisi a Tampa, in Florida, nell'ultima puntata di Raw non hanno precedenti.

Interessante l'idea di risolvere il guazzabuglio Roman Reigns inserendo AJ Styles e John Cena in un possibile discorso titolato. Praticamente ovvio il loro mancato approdo al main event di Battleground, così come è altrettanto contato che la faccenda non finisca qui.

La cosa che però colpisce di più l'attenzione è un'altra.

Siamo di fronte a una violazione del Wellness Program, per di più da parte del lottatore che si vorrebbe rappresentasse l'intera compagnia, e la WWE ne parla.

Tralasciamo i casi più tragici, perché non è questo il modo né la sede di parlarne.

Limitiamoci ad elencare alcuni precendenti. Kurt Angle ha avuto problemi con l'alcool, e la WWE l'ha opportunamente nascosto. Rob Van Dam e Jeff Hardy hanno avuto problemi con le droghe leggere, e la WWE ha fatto di tutto per tenere nascosta la cosa, anche quando li ha sospesi.

Addirittura (senza parlare dei discorsi sulla filosofia vegana o su quella Straight Edge) nel 2011 R-Truth è stato turnato cattivo, per il solo fatto che fumava. Come dire: "bambini, guardate, fumare fa diventare cattiiiiivi".

Insomma, la WWE non vede di buon occhio quando un suo dipendente scherza con sostanze non consentite.

Specie se si tratta di un lottatore di primissimo livello. Anche per questo motivo gli scherzi di Seth Rollins e soprattutto i continui riferimenti di Dean Ambrose al fatto che "a tutti gli effetti Roman fa ancora parte del match per il titolo" impongono una riflessione.

Se la WWE si vergognasse di ciò che ha commesso il suo ex campione (di qualsiasi cosa si tratti), eviterebbe di parlarne. Farebbe di tutto per far scivolare la cosa nel dimenticatoio, il più possibile. Stavolta no.

Si potrebbe forse dire che il sospeso in questione era troppo di rilievo per essere ignorato.

Certo, ma un modo per cancellare una storyline e ricominciarne una nuova da zero senza spiegazioni lo si trova sempre. In WWE è successo anche più spesso di quanto non si voglia.

La spiegazione che viene da dare, invece, è un'altra: la dirigenza WWE vuole proteggere Roman Reigns, anche dopo un episodio che mina la credibilità sua e di tutta la federazione.

Vedremo nelle prossime settimane se questa indicazione troverà conferme. Se così fosse vorrebbe dire che 'The Guy' è veramente intoccabile come sembra. E che paradossalmente l'evento che avrebbe potuto (e ancora può, per il momento) affossarne la carriera, lo ha reso ancora più forte.