AEW, Tony Khan grida al pericolo con CM Punk: “Ma non dirò di più sul suo addio”
by RACHELE GAGLIARDI
Nella giornata di sabato 2 settembre 2023, la All Elite Wrestling ha annunciato ufficialmente di aver interrotto ogni rapporto lavorativo con CM Punk dopo che il wrestler ha litigato per l’ennesima volta con uno dei suoi colleghi, questa volta “Jungle Boy” Jack Perry, durante AEW All In.
Ovviamente lo stesso giorno è andato in onda AEW Collision, show notoriamente creato per CM Punk, e per l’occasione il CEO e Presidente Tony Khan ha aperto la puntata parlando al pubblico di questo licenziamento, come si vede in questo video, dicendo che l’atleta di Chicago ha messo in pericolo persone innocenti dietro le quinte e che per la prima volta in AEW, ha sentito come se la sua vita fosse in pericolo, si è sentito poco sicuro, dicendo che le persone che lavorano con non dovrebbero sentirsi così e che doveva prendere una decisione e sappiamo tutti quale ha preso.
Khan ha ribadito che ha fatto questa scelta sulla base della raccomandazione di un consulente legale esterno e di un comitato disciplinare. Mentre stava spiegando tutto questo al pubblico di Chicago, è anche stato fischiato pesantemente, come si vede in un filmato postato su Twitter, con molti che rimangono a sostegno del proprio idolo.
Bocca cucita
Ovviamente, come era facile aspettarsi, qualcuno ha chiesto di tale licenziamento anche durante l’AEW All Out media scrum, con lo show che si è tenuto proprio a Chicago, e più precisamente gli è stato chiesto di una clausola di non competizione, come se ci fosse curiosità di scoprire di un suo possibile approdo in WWE.
"Non voglio discutere i termini della separazione in quel senso," ha detto Tony Khan. “Voglio davvero ringraziare CM Punk, Phil, per tutto quello che ha fatto in AEW come lottatore. Non credo che sia stata una decisione facile per chiunque nel comitato disciplinare o per il consiglio esterno o per me fare qualcosa del genere.
Penso che sia stata la mossa giusta. Per quanto riguarda ciò che accadrà in futuro, non posso parlarne. Non sono gli avvocati che interpretano tutto quello viene detto”.