Tony Khan tiene in scacco CM Punk: ecco tutti i dettagli



by   |  LETTURE 3558

Tony Khan tiene in scacco CM Punk: ecco tutti i dettagli

CM Punk è senza dubbio una delle superstar più controverse dell’era moderna. Benché non appaia in All Elite Wrestling da diversi mesi, resta un argomento di discussione molto forte tra i fan e gli addetti ai lavori.

Ad ‘All Out 2022’, l’ex stella della WWE ha affrontato Jon Moxley per l’AEW World Title e ha portato a casa la vittoria. Durante la conferenza stampa successiva allo show, Punk si è lasciato andare ad un durissimo sfogo che ha provocato una rissa nel backstage.

Tutti gli atleti coinvolti sono stati immediatamente sospesi da Tony Khan, che ha dovuto fare i conti anche con un grave danno d’immagine. Da quel giorno, sono circolate una miriade di indiscrezioni sul futuro di CM Punk.

Alcuni sostengono che non abbia senso continuare ad investire su un atleta in parabola discendente, mentre altri sognano di rivederlo in WWE a nove anni di distanza dall’ultima volta.

CM Punk è rimasto intrappolato

Secondo quanto riferito da Dave Meltzer, noto corrispondente del ‘Wrestling Observer’, il presidente della AEW Tony Khan non ha intenzione di liberare CM Punk.

L’ex campione del mondo continua ad essere inattivo e non ci sono piani per reinserirlo nella programmazione della AEW. Punk è rimasto intrappolato in una sorta di limbo: Tony Khan non vuole usarlo presto, ma non ci sono state nemmeno discussioni sul suo rilascio dalla compagnia.

Nell’ultima edizione del podcast ‘Strictly Business’, Eric Bischoff ha affermato che CM Punk è sopravvalutato: “Penso che sia sempre stato sopravvalutato e che abbia sfruttato la mistica creatasi intorno a lui quando militava in WWE.

La All Elite Wrestling ha provato a mantenere quella mistica, ma si è capito subito che Punk non era più lo stesso. Fin dal suo primo promo in AEW, si è avuta la sensazione che non avrebbe funzionato. Non so esattamente cosa sia successo dietro le quinte con The Elite e non voglio assecondare le teorie del complotto.

Forse CM Punk aveva davvero buone ragioni per essere arrabbiato, ma avrebbe dovuto evitare di comportarsi in quel modo in conferenza stampa. Si sarebbe dovuto confrontare con Tony Khan privatamente, faccia a faccia, magari con un avvocato presente.

Non puoi andare in conferenza stampa e distruggere il tizio che ti paga lo stipendio e gli atleti con cui devi lavorare”.

Tony Khan Cm Punk